
Napoli – Da giorni a Napoli tiene banco la polemica sulla carenza di bombole d’ossigeno. Dapprima il fenomeno riguardava solo alcune farmacie del capoluogo campano, salvo poi estendersi ad altri comuni e alle strutture ospedaliere, come denunciato da Federfarma Napoli.
Dopo la lodevoli iniziative dei sub dei Campi Flegrei e della Capitaneria di Porto che hanno generosamente donato ai malati Covid le proprie bombole per l’immersione, arriva adesso un prezioso aiuto da tre studenti di Ingegneria Informatica iscritti all’Università Degli Studi di Napoli Federico II che hanno creato un sito per tracciare le bombole d’ossigeno, “Emergenza O2“.
“Dopo i recenti servizi mandati in onda e diversi articoli di giornale riguardanti la carenza di bombole d’ossigeno – spiegano gli studenti – abbiamo creato un sito web no-profit per tracciare le bombole d’ossigeno inutilizzate sul suolo Campano e velocizzare la ridistribuzione. Chiunque abbia una bombola vuota, o comunque da restituire, può compilare il form dedicato sul nostro sito: facendo questo avremo traccia, con estrema precisione, dell’effettiva posizione delle bombole da comunicare a chi di dovere”.
Il sito è già online ed è raggiungibile tramite il seguente link: https://www.emergenzao2campania.it/
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