Feste organizzate violando le norme anticovid: chiusi 2 locali a Licola

Pozzuoli (Na) – Un verbale “salato” e la chiusura per cinque giorni: sono i provvedimenti presi a carico di due locali di intrattenimento sul litorale di Licola, a Pozzuoli, per aver organizzato eventi musicali senza rispettare le norme anti Covid. Sanzionati anche i titolari di due bar nel centro storico per somministrazione di alcolici a minori. Nel primo dei due locali dove era in corso la festa, sono state trovate circa 500 persone in piedi, assembrate e prive di dispositivi di protezione individuale. Consumavano cibo e bevande ascoltando musica dal vivo. Oltre alla sanzione prevista dalla normativa anti covid (400 euro di multa e chiusura dell’attività per cinque giorni), il titolare è stato multato per aver diffuso musica dal vivo oltre la mezzanotte.

Nel secondo, uno stabilimento balneare, circa 300 persone assembrate ascoltavano musica e consumavano cibo e bevande in piedi, senza indossare la mascherina. Per questa attività sono in corso accertamenti per verificare il possesso delle autorizzazioni necessarie, compresa quella per produrre musica dal vivo. Nel centro storico, invece, pattuglie in borghese hanno scoperto due bar che somministravano bevande alcoliche a minori. In particolare, uno dei titolari è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver servito un ‘cicchetto’ ad un minore (12 anni) poi affidato alla madre.

“Saremo inflessibili con coloro che mettono a repentaglio la salute dei nostri giovani – commenta il sindaco Vincenzo Figliolia -. Non ci fermeremo con i controlli e applicheremo tutte le sanzioni che la legge ci consente. Quanto ai locali chiusi, capisco che i giovani vogliono divertirsi e che le attività spingono per recuperare terreno dopo il periodo di chiusura e la crisi economica, ma dobbiamo tener presente che il Covid non è debellato. Lo dimostrano gli ultimi dati che riguardano Pozzuoli e l’intera regione. Per cui le misure di contenimento del virus vanno rispettate e occorre indossare sempre la mascherina”.