
Napoli – Uno sguardo di troppo e un faccia a faccia ravvicinato. Le minacce e poi una rissa furibonda. In una discoteca di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, la sera del 15 novembre del 2012 un gruppo di ragazzi di clan avversari si scontrò per motivi banali. Ma l’offesa fu troppo alta e così due affiliati al clan Lo Russo di Miano, periferia nord di Napoli, organizzarono ed eseguirono l’omicidio di ci hi li aveva affrontati. Morì per questa ragione Vincenzo Priore e rimase ferito invece Giuseppe Barretta, entrambi legati al clan Licciardi di Secondigliano. Gianluca Annunziata, 28 anni, e Luigi Mango, 26, entrambi di Napoli, sono accusati di aver ucciso con un colpo di pistola nella zona della Masseria Cardone, nel quartiere Secondigliano, Vincenzo Priore, che fu ferito al gluteo, e di aver ferito alla testa Barretta, che riuscì a scampare alla morte. Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e corroborate dalle attività tecniche e dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, riscontrate dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei due.