Pompei (Na) – Il Covid non ferma la Musica. Nemmeno la Musica Classica. Nonostante il periodo di grande difficoltà causato dalla pandemia, con il blocco dei concerti e degli happening musicali dal vivo, infatti, l’Artemus Ensemble di Pompei, l’orchestra d’archi diretta dal giovane maestro Alfonso Todisco, punta tutto sul digitale pubblicando “Il Prodigio”, un nuovo disco di musica classica, a meno di un anno dall’esordio discografico con “Gli Echi della Grande Bellezza”.
«Diffondere la cultura musicale non è mai semplice – spiega Alfonso Todisco – e in questo periodo tutto diventa più complicato perché non è possibile promuovere la musica dal vivo, con tutte le difficoltà che ne derivano per gli artisti. Ma nonostante ciò crediamo che la musica classica abbia un potenziale enorme e che, attraverso un lavoro costante di conoscenza e coinvolgimento, possa arrivare davvero a tutti, accendendo la fiammella della passione per la musica colta».
Non manca, anche in questo lavoro, il connubio tra musica e arte visiva: la cover del cd, infatti, è firmata dall’artista Nello Petrucci, che in copertina propone un ritratto di Mendelssohn reinterpretato in versione “pop-cinetica”.
Inciso presso lo studio di registrazione 45° Parallelo e prodotto da Satyr Mb Production, il disco è già disponibile su Spotify.
Il progetto è incentrato su 3 delle 12 sinfonie per archi, la n. 3 in Mi minore, la n. 10 in Si minore e la n. 12 in Sol minore, che Mendelssohn ha composto tra i 12 e i 14 anni, tra il 1821 e il 1823.
Ma le sinfonie protagoniste del progetto discografico sembrano tutt’altro che opere “infantili”. Sono anzi composizioni di estrema complessità ed espressività, con cui il piccolo Mendelsshon, rivelatosi molto presto un “enfant prodige”, cresce, impara, prima di lanciarsi nel pieno della sua carriera.
L’Artemus Ensemble di Pompei, fondata l’11 novembre del 2017 da due giovani musicisti, Alfonso Todisco e Francesco D’Aprea, si è esibita in varie tipologie di formazioni orchestrali, ma si è specializzata nel repertorio cameristico per orchestra d’archi.
Ad oggi si può considerare l’Artemus Ensemble un progetto costruito e composto da giovani in continua crescita, che è riuscito a creare un ampio movimento di interesse intorno alla musica d’arte: impresa a dir poco ardua oggi in Italia.
L’orchestra d’archi, che ad oggi conta circa 60 concerti in meno di tre anni, tre stagioni concertistiche e due dischi, è diretta stabilmente dal Maestro Alfonso Todisco, talentuoso direttore d’orchestra appena 26enne, ma già noto in Italia e in Europa.