Napoli, via gli altarini di Giuseppe Grieco e Raffaele Ivone: la loro storia 

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 1 minuto

Prosegue senza sosta a Napoli la rimozione di altarini e murales abusivi da parte dello Stato. Questa mattina l’amministrazione comunale, assistita dalle Forze dell’ordine, ha provveduto alla rimozione di due manufatti abusivi.

La prima è una targa di marmo realizzata su un muro di proprietà comunale in via del Marzano, nel quartiere di Posillipo, dedicata a Giuseppe Grieco,  28enne pregiudicato ucciso nel 2002 da un poliziotto libero dal servizio che si è ritrovato la pistola puntata in faccia nel corso di un tentativo di rapina mentre era in auto, appartato, con la fidanzata.

L’altro altarino, presente in piazzetta Salvatore Trinchese a Forcella, nel quartiere Pendino, è dedicato al pregiudicato Raffaele Ivone, ucciso a 19 anni nel corso della faida tra il clan Giugliano, cui era considerato vicino, e il clan Mazzarella. 

Il programma di interventi, avviato a seguito di operazione concordata in apposito tavolo tecnico, in ottemperanza agli esiti del Comitato ordine e sicurezza pubblica dell’area metropolitana del 4 marzo scorso, proseguirà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, con la finalità di ripristinare il rispetto della legalità con la progressiva rimozione di manufatti o altri simboli che insistono abusivamente sulla pubblica via, ferma restando l’eventuale sussistenza di specifici reati.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it