Home Napoli Napoli-Chievo: corsi e ricorsi storici, può essere la gara della “rinascita”

Napoli-Chievo: corsi e ricorsi storici, può essere la gara della “rinascita”

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Napoli – Si avvicina il momento del ritorno in campo del Napoli, con la squadra di Carlo Ancelotti impegnata contro il Chievo Verona al San Paolo. Ci sono partite capaci di cambiare il corso degli eventi, di mutare umori e stati d’animo, ci sono partite che ti cambiano. Napoli-Chievo rientra in questa categoria. I clivensi sono da sempre uno degli avversari più insidiosi per gli azzurri e torneranno a far visita ai partenopei dopo il 2-1 al cardiopalma dello scorso 8 aprile. Perché a un minuto dal termine di quella partita la storia era finità li: bianconeri in fuga, Napoli addio. Ed è proprio quando sembrava che non ci fosse più tempo che accadde l’impensabile. A due minuti dalla fine del match, infatti, il campionato poteva dirsi virtualmente concluso. Il Chievo in vantaggio a Fuorigrotta con un gol di Stepinski e la Juventus ormai lontana sette lunghezze. Quando tutto sembrava perduto, ecco il Napoli. Gettare il cuore oltre l’ostacolo, è quanto chiedevano i tifosi ad una squadra che voleva finalmente coronare il sogno di una città intera, che fino all’89esimo di quella stregata gara, sembrava essere perduto per sempre. Poi  accade l’impensabile con un finale da film. Dall’incubo all’estasi nel giro di pochi attimi. Gli azzurri sbagliano un rigore con Mertens e poi vanno sotto ma la ribaltano nel finale grazie a Milik e soprattutto grazie al primo gol in Serie A di Amadou Diawara, che fa esplodere l’impianto di Fuorigrotta al 93esimo. Da meno sette a meno quattro in duecento secondi. Il Napoli era ancora vivo, la lotta scudetto non era ancora finita. In quel pomeriggio, Napoli credette ancora di più al sogno tricolore poi svanito nella trasferta di Firenze. 

Napoli-Chievo è la partita della riscossa per chi finora ha giocato di meno, per un motivo o per un altro: è la riscossa di Diawara. Per il centrocampista sarà un dolce ricordo la partita di domenica, il ricordo di un gol che sarebbe potuto entrare nella storia del club. Perché, inutile negarlo, se a fine campionato il titolo fosse finito dalle parti del Vesuvio, tutti avrebbero portato in trionfo il centrocampista per quel pallone spedito alle spalle di Sorrentino al fotofinish. A distanza di un campionato, però, la vita del guineano è cambiata. Per l’ex Bologna sono arrivate solo quattro occasioni da titolare in stagione, tutte in campionato, con addirittura zero minuti in Champions League. Se Ancelotti adotterà le sue regole del turn over, Diawara avrà un’occasione. Napoli-Chievo è una partita che arriva prima dello scontro decisivo di Champions contro la Stella Rossa, considerando che la politica del tecnico emiliano è quella della rotazione più o meno sistematica tra due tronchi, uno per le partite più semplici l’altro per i big match, allora la sfida del San Paolo dovrebbe riportare Amadou tra i titolari. C’è ancora tutto il tempo per rilanciarsi e ci sarà l’opportunità di confermare le sensazioni positive sul suo conto e sulla sua qualità. Il Napoli può aspettarlo ancora un po’, anche oltre il 90esimo.

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