Cristallini e Villa Capriccio, priorità agli anziani: lungo confronto in commissione Welfare

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Napoli – Una riunione monca, la ha definita in apertura la presidente Caniglia, alla quale l’assessora Clemente, l’assessore Piscopo e i responsabili degli uffici non hanno preso parte anche se regolarmente invitati. Un atteggiamento da stigmatizzare, ha concluso la presidente, che impedisce alla Commissione di avere le risposte che aspetta da tempo.

Sono diversi i punti affrontati dai consiglieri intervenuti nella lunga riunione di oggi. Laura Bismuto (Misto) ha ricostruito la vicenda che vede nel 2015 la conclusione dei lavori di riqualificazione della struttura dei Cristallini, costati 12 milioni di euro con vincolo di destinazione per misure di welfare rivolte agli anziani. Da allora nulla si è saputo, neanche l’ufficio comunale al quale fa capo la gestione amministrativa del bene, nel frattempo ridotto in totale degrado e abbandono. La Municipalità sta poi per realizzare alcuni progetti rivolti ai giovani – una palestra sociale in collaborazione con le “Fiamme Oro” e il progetto “P.I.T.E.R.” contro la dispersione scolastica – che puntano, in modo a suo giudizio incoerente, a usare parte della struttura. È necessario ribadire fermamente, ha concluso, che l’ex mendicicomio dei Cristallini non può aprirsi ai giovani se contestualmente non vengono realizzate misure di co-housing per gli anziani, nel rispetto del vincolo di destinazione voluto da chi ha donato il bene al Comune; è il Comune, e non la Municipalità, l’interlocutore principale su questi aspetti, per questo ha chiesto che sia proprio l’assessorato al Welfare a occuparsi della gestione dei Cristallini.

È grave l’assenza degli uffici, ha evidenziato Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia). L’ex mendicicomio dei Cristallini è un presidio fondamentale per le politiche sociali in città, pertanto è l’assessora al Welfare a dover tenere le fila sulla vicenda. Occorre infatti capire se esiste o meno il vincolo di destinazione sulla struttura e, se esiste, spiegare come mai non se ne tenga conto quando si programmano nella struttura attività rivolte ai giovani. E poi perché si è pensato di affidare il primo piano della struttura alla Municipalità? Non si discute sulla qualità dei progetti proposti ma, come Commissione che lavora su questo tema da due anni, sarebbe stato opportuno comunicarlo per tempo. Bisogna fermarsi, fare il punto di tutto, discutere, e poi magari anche approvare le proposte fatte, ma questo deve avvenire con decisioni collettive e senza fughe in avanti.

Marta Matano (Movimento 5 Stelle) ha rivendicato il diritto della Commissione, che ha compiti di indirizzo e controllo, di sapere quali sono i progetti dell’amministrazione sui Cristallini. Ha ricostruito l’iter che ha interessato la struttura attraverso le delibere approvate in Consiglio, che hanno consentito lo sblocco dei fondi per il completamento dei lavori, e l’attenzione posta dalla Commissione, sin dal luglio 2018, sulle sorti della struttura.

Vincenzo Moretto (Prima Napoli) ha ricordato le richieste di accesso agli atti presentate dalla Commissione per capire come si sia arrivati alla “confusione” di oggi, senza che questo bene dal valore inestimabile sia stato ancora restituito alla città. Occorre ricostruire le responsabilità e verificare i danni reali che si sono prodotti sulla struttura. Si attendono ancora risposte, ha concluso, sulle ragioni che hanno spinto ad affidare un piano dell’edificio alla Municipalità, contravvenendo al vincolo di donazione della struttura al Comune.

L’assessora al Welfare Monica Buonanno, unica intervenuta oggi, ha chiarito alcuni aspetti per la parte di propria competenza sul tema dei Cristallini. Sulla provenienza dei fondi per il completamento della ristrutturazione dell’edificio, ad esempio, ha specificato che sono stati stanziati circa 700.000 euro dal bilancio comunale. L’assessora ha inoltre fornito degli aggiornamenti sul progetto P.I.T.E.R. (Percorsi di Inclusione e Innovazione Territoriale ed Empowerment nel Rione Sanità di Napoli), finanziato con fondi ministeriali per misure contro la dispersione scolastica. Raccogliendo le sollecitazioni di tutti i consiglieri intervenuti, l’Assessora si è riproposta di svolgere, come referente per il Welfare, un ulteriore approfondimento con tutti i servizi competenti sulla struttura, ribadendo tuttavia che le priorità dell’assessorato da lei guidato riguardano le politiche sui “target” ascrivibili al welfare: ben vengano, quindi, progetti rivolti ai giovani ma, ha ribadito, c’è l’impegno personale affinché parte della struttura venga destinata a ciò per cui era stata pensata, e cioè progetti di “housing sociale” per le persone anziane.

Il presidente della Municipalità 3, Ivo Poggiani, ha evidenziato che quando un’amministrazione non riesce ad aprire, dopo molti anni, una struttura per la quale ha investito milioni di euro è una sconfitta per tutti. Oggi sono totalmente inattuabili le condizioni per le quali fu immaginato il progetto dei Cristallini, perché occorrerebbero ancora decine di milioni di euro per assicurare le misure previste dalla destinazione d’uso. Nessuno finora si è adoperato per recuperare questi fondi, per questo dalla Municipalità sono partite le proposte che puntano a sottrarre la struttura al depauperamento, attraverso la convenzione con le “Fiamme Oro per la palestra sociale e il progetto P.I.T.E.R contro la dispersione scolastica. E’ sulle idee che bisogna confrontarsi, ha proseguito il presidente, mostrando orgoglio per la capacità della Municipalità di riuscire a reperire i fondi per realizzarle. La struttura dei Cristallini è talmente ampia che è possibile ipotizzare la destinazione di un piano ad attività per anziani, compatibili con le spese che si possono sostenere e con la destinazione d’uso, per questo è auspicabile un confronto quanto più ampio sulle progettualità tra Commissione e Municipalità, superando discussioni che potrebbero andare a solo discapito della riapertura della struttura. Bisogna piuttosto puntare il dito su altre problematiche, ha concluso, come il mancato stanziamento da parte della Regione dei fondi per il progetto P.I.T.E.R.

All’ordine del giorno anche la situazione di Villa Capriccio, sede attuale di alcuni uffici della Municipalità 3, sulla quale pure sussiste un vincolo di destinazione d’uso per misure di welfare per anziani. La consigliera Laura Bismuto ha chiesto che gli uffici della Municipalità vengano trasferiti nella sede di salita San Raffaele, per poter destinare la Villa a ciò per cui è stata donata al Comune. Un problema complesso, hanno specificato il presidente Poggiani e la direttrice della Municipalità Giuseppina Sarnacchiaro, che riguarda sia la capienza dei locali che la disponibilità di personale per tenere a lungo aperta Villa Capriccio. Un tema, quest’ultimo, sul quale si tornerà a discutere nelle prossime riunioni.

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