Napoli, Ztl trasformate in spazi pubblici e nuove aree pedonali per il commercio

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Napoli – Dal 6 giugno al 31 ottobre 2020 le aree del  centro storico di Napoli, in particolare le ZTL “Centro Antico”, “ZTL Mezzocannone” e ZTL “Piazza del Gesù”, saranno convertite in aree pedonali per tutte le sere e le notti dell’estate, dalle ore 19.00 alle ore 7.00 del mattino di ogni giorno della settimana. In più saranno istituite le aree pedonali dei “Quartieri Spagnoli” e di “Via Rodinò”.
 
È quanto stabilito con un provvedimento a firma del vicesindaco di Napoli Enrico Panini, l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente e al Commercio Rosaria Galiero.
 

L’operazione rientra tra le misure per la gestione della fase 2 dell’emergenza e ha l’obiettivo di favorire la rinascita economica delle attività cittadine – fortemente danneggiate e penalizzate dal lockdown – e che dal momento della riapertura hanno dovuto adeguare le proprie strutture, diradando e riducendo i posti a sedere all’interno dei locali per consentire il distanziamento fisico e ridurre i contatti tra i clienti, con evidenti conseguenze sulla vita economica delle imprese e dell’occupazione.

“Le aree pubbliche del centro antico, infatti, potranno costituire in questo modo una vera e propria risorsa sia per agevolare la mobilità pedonale sia per la ripresa in sicurezza delle attività produttive, grazie alla possibilità data dall’amministrazione comunale di somministrare beni e servizi all’esterno dei locali, incrementando le occupazioni di suolo già esistenti con l’installazione di allestimenti di basso impatto sull’ambiente e capaci di soddisfare la domanda, nel pieno rispetto delle regole per il contrasto alla diffusione del virus” dichiarano il vicesindaco Panini e gli assessori.

I varchi telematici di controllo degli accessi delle ZTL saranno convertiti, nei giorni e negli orari stabiliti, in varchi di controllo di aree pedonali. A queste aree già deliberate si aggiungeranno successive proposte da parte delle municipalità, sulla base della domanda e delle esigenze territoriali, di ulteriori spazi, strade, piazze e slarghi da poter destinare alle occupazioni di suolo pubblico.

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