Ospedale del Mare, sovraffollamento e mancanza di strumenti: la lettera dei medici all’Asl

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – In tempo di epidemia medici e operatori sanitari sono chiamati ad uno sforzo ulteriore ed estenuante per contrastare l’onda del contagio. Come prevedibile, tuttavia, gli sforzi contro il Covid-19 finiscono inevitabilmente per sovraccaricare le strutture ospedaliere.

Nello specifico, sedici medici del reparto di Medicina d’urgenza dell’Ospedale del Mare di Napoli hanno inviato una lettera all’Asl chiedendo uno sforzo per sostenere l’ospedale e descrivendo una situazione di assoluta criticità: “Pazienti ventilati con ogni mezzo compresi alcuni apparecchi monotubo con sistema maschera aperta che incrementa in maniera esponenziale il rischio di contagio attraverso l’aerosolizzazione dei droplets emessi dal paziente”, mancanza di “sistemi di ventilazione, pressioni negative, areazione nell’area per i codici gialli”, box dei codici rossi “occupati da malati positivi in attesa di trasferimento, impedendo in maniera assoluta la possibilità di accogliere i pazienti trasferiti dal 118 in codice rosso”.

In aggiunta: “la mancanza di pressione negativa e di adeguata areazione dei locali aumentando in maniera esponenziale il rischio di contagio” e pongono all’attenzione il fatto che “l’assistenza a tali malati è affidata durante i turni diurni e la guardia notturna a un solo medico che copre il reparto di Medicina d’Urgenza e la suddetta area sospetti arrivando a gestire una media di 40 malati tutti in condizioni precarie, con supporto d’ossigeno o ventilatorio”.

Continuando ad illustrare la situazione, i medici dell’Ospedale del Mare hanno spiegato che, nell’area codici gialli, e di codice rosso 1 e 2adibite all’accoglienza di pazienti negativi ai test di screening per Covid19 sono attualmente occupate da numerosi malati positivi o in attesa di tampone molecolare con tampone rapido positivo” e “in tali aree, il personale non ha in dotazione i necessari DPI per gestire malati sospetti/con tampone rapido positivo/positivi al tampone molecolare PCR RT”.

I medici hanno riscontrato criticità anche nel Covid center modulare, allestito all’esterno dell’Ospedale del Mare. Gli operatori sanitari segnalano che “in questi giorni è entrata la pioggia all’interno che ha allagato diversi reparti mentre i pazienti erano a letto”.

Molta la preoccupazione anche per l’incolumità del personale ospedaliero. Come si legge nella lettera “il numero crescente di operatori sociosanitari, infermieri e medici positivi e sintomatici sicuramente anche a causa delle condizioni descritte sopra” chiedendo “immediati e urgenti provvedimenti”. Sono i 22, infatti, i dipendenti del reparto conagiati, cui si aggiungono 7 dirigenti medici e 15 medici della Medicina d’urgenza.

In ultimo, ma non meno grave, i medici affermano una carenza della strumentazione, soprattutto ventilatori. “Decliniamo ogni responsabilità derivante da tale situazione”, dicono i firmatari della lettera. “Nelle aree ex Codici verdi, ex Obi, ex Codici gialli e codici Rosso 1 e 2, permane il sovraffollamento e la gran parte dei degenti necessità di supporto ventilatorio per il quale siamo costretti ad utilizzare bombole di ossigeno (spesso in esaurimento), considerata l’assenza di ulteriori bocche di attacco per gas medicali centralizzati”.

La missiva dei medici illustra uno scenario assolamene critico che getta un’ombra sulla gestione della sanità di Napoli e della Regione Campania.

 

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it