
Napoli – Una Napoli passata e scene urbane diverse rispetto al contesto che oggi si presenta. Tante le piazze partenopee che nel corso dei secoli sono cambiate: tra queste c’è Piazza Mercato. Questa zona, molti secoli fa, era al di fuori della cinta muraria che proteggeva Napoli e questo luogo veniva utilizzato dal Re Carlo D’Angiò per le esecuzioni, proprio come accadde per Corradino di Svevia che fu ucciso in piazza, pubblicamente, a soli sedici anni. Subito dopo fu il turno di Eleonora Pimentel Fonseca poi a Masaniello. Amara sorte anche per Luisa Sanfelice, la nobildonna che partecipò alla rivoluzione del 1799. Ma per comprendere il perché la piazza fosse denominata Campo del Moricino bisogna fare riferimento a questa citazione di Vincenzo Vecchia:
“La piazza veniva chiamata: ‘o llargo d’ ‘e muricine, poi “campo del muricino perché si trovava fra le vere e proprie mura della città ed un corte muraria più piccola chiamata ‘o muricino, in seguito ‘e muricine cioè mura più piccole. La versione degli schiavi mori non è sufficientemente documentata”.
‘E muricine erano proprio le cinte murarie di minori dimensioni. La urbanizzazione commerciale, avvenuta più in avanti trasformò questa nomenclatura in piazza Mercato. Oggi, in piazza, è presente un plesso scolastico chiamato proprio “Campo del Moricino”.
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