Stop dei direttori stranieri nei musei, l’ira di Bellenger: “danno all’Italia”

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Una decisione che fa vibrare i direttori dei musei italiani stranieri. Arriva il via libero del Consiglio di Stato per valutare la provenienza dei direttori dei musei italiani. Uno stop agli stranieri, è questa la sintesi della sesta sezione del Consiglio di Stato, su ricorso di una candidata come direttore alla guida del Palazzo Ducale di Mantova e della Galleria Estense di Modena. Gli stranieri sono fortemente voluti dall’attuale Ministro per i beni culturali Dario Franceschini che su Twitter ha commentato: 
“Davvero difficile fare le riforme in Italia. Dopo 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato, quest’ultimo cambia linea e rimette la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Cosa penseranno nel mondo?”. E l’ira dei direttori parte anche da Napoli. Parla anche il Direttore del Museo e Bosco di Capodimonte Bellenger:  

“La decisione odierna del Consiglio del Stato è l’ennesima dimostrazione che la burocrazia in Italia mette in ginocchio il Paese, crea una grande incertezza per le competenze venute dall’estero, dopo aver lasciato solide e prestigiose posizioni professionali per candidarsi alla guida dei musei italiani. Tutto questo è gravissimo e nuoce moltissimo all’Italia e agli italiani” ha affermato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger commentando la decisione odierna del Consiglio di Stato.

“I successi della riforma Franceschini sono sotto gli occhi di tutti – ha continuato Bellenger – e non solo in termini numerici, come aumento dei visitatori, ma anche in termini di visibilità: i musei, le loro preziose collezioni, le mostre e le altre attività sono tornati nella coscienza e nel dibattito pubblico dopo molti anni. Noi continuiamo a lavorare sereni agli importanti progetti pluriennali sul museo e sul bosco – conclude Bellenger – perché una seria politica culturale non si improvvisa, ma si programma almeno per il quinquennio successivo”.

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