Home Caserta Terra dei Fuochi: officine meccaniche nel mirino, due sequestri

Terra dei Fuochi: officine meccaniche nel mirino, due sequestri

Tyres, plastic and burnt toxic waste are left strewn on the sides of an agriculture field near Orta di Atella, southern Italy, on November 14, 2013. Orta di Atella is one of the villages inside the "Terra dei Fuochi" (Land of Fires or Dead Triangle) where the local mafia created hundreds of illegal dumps probably in deals with the industries of northern Italy. The people of the area are fighting against this situation and will take part in a demonstration in Naples on November 16 to protest against the illegal dump. AFP PHOTO/MARIO LAPORTA
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Caserta – Attività imprenditoriali della Terra dei Fuochi nel mirino delle forze dell’ordine e dell’esercito, a caccia di illeciti ambientali su ordine dell’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania. Due le attività sequestrate con i titolari denunciati, in particolare un’officina meccanica risultata abusiva, e un gommista cui è stato contestato l’illecito scarico di acque reflue industriali.

I controlli sono stati effettuati nei comuni del casertano di Castel Volturno, Mondragone, Maddaloni e Marcianise, a Napoli e nei centri partenopei di Acerra, Afragola, Caivano, Giugliano in Campania, Marigliano, Nola e San Giuseppe Vesuviano. In strada 42 equipaggi, per un totale di 111 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, alla Capitaneria di Porto di Castel Volturno, alle Polizie municipali. Sono state controllate 12 attività imprenditoriali e commerciali operanti nel settore dello stoccaggio dei rifiuti, della produzione di impianti fotovoltaici, del settore tessile, della vendita di elettrodomestici e del settore meccanico-automobilistico e alimentare-caseario.

Nel complesso sono state contestate sanzioni amministrative per circa 16.000 euro. Sono numerose le operazioni di controllo effettuate negli ultimi mesi su input dell’Incaricato Gerlando Iorio nei confronti di piccole e medie attività imprenditoriali, spesso quelle che più inquinano.

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