
Napoli – I killer sono tutti morti in agguati di camorra, ma i mandanti, come spesso accade perché non partecipano mai ai conflitti a fuoco, sono ancora vivi. Così questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Espedito Ussorio ammazzato il 18 ottobre del 1989 in via Janfolla a Miano, area nord di Napoli e roccaforte del clan Lo Russo. E furono proprio quest’ultimi a organizzare l’agguato contro Ussorio. Sono per questo stati arrestati Domenico Lo Russo classe 1958 detto ‘Mimì ‘o capitone’ e il fratello Giuseppe, classe 1954. Il movente ricostruito grazie alle dichiarazioni dei pentiti, tra i quali alcuni esponenti di spicco dei Lo Russo, era legato ad un colpo di coda della feroce faida degli anni Ottanta tra i clan di Napoli e provincia contro quelli di Raffaele Cutolo. Ussorio era legato a Cutolo e la sua presenza era ingombrante per il clan Licciardi di Secondigliano che in virtù di un patto militare chiesero ‘il piacere’ ai Lo Russo che lo ammazzarono nel loro quartiere.
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