
Napoli – Dopo 14 anni, scattano altri arresti per l’omicidio di Vincenzo Prestigiacomo: una esecuzione che scattò nel 2006 nella guerra di camorra allora in atto nel quartiere Sanità tra il clan Misso, di cui era partecipe la vittima, e il clan facente capo a Torino Salvatore.
Questa mattina, la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda di Napoli nei confronti di Andrea Manna, Nicola Sequino e Vincenzo Troncone. Gli indagati sono chiamati a rispondere, in concorso con altri soggetti già condannati in separato procedimento, di omicidio aggravato.
L’omicidio di Prestigiacomo avvenne il 30 ottobre 2006, in via Porta San Gennaro. Nello specifico, la vittima era il marito di Celeste Misso, sorella dei più noti pregiudicati Michelangelo, Giuseppe ed Emiliano Zapata.
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile sotto il coordinamento della Dda, hanno consentito di acquisire riscontri di diversa natura alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia tanto da delineare un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati destinatari della misura.
Sono state le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia a chiudere il cerchio attorno ai responsabili. Il gruppo fece fuoco contro Prestigiacomo per vendetta contro i Misso. In quel periodo la faida era per il controllo delle piazze di droga e del pizzo.