
L’ultimo Dpcm firmato dal Premier Conte, tra le tante cose, ha previsto anche una forte limitazione per ciò che concerne gli sport di contatto. Nella sostanza sono stati vietati tutti gli sport di contatto praticati a livello amatoriale. Tra questi – ovviamente – anche il calcio a 5, noto ai più come il celebre “calcetto”.
Tra le pieghe della norme, che con ogni probabilità in questi giorni saranno implementate da specifiche, spunterebbe la possibilità di poter comunque continuare con quello che è uno dei passatempi preferiti dagli italiani. Di fatto, il Dpcm prevede che gli unici soggetti deputati a poter continuare a praticare gli sport da contatto sono le società professionistiche e – a livello sia agonistico che di base – le associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Coni e dal Cip.
Ora, stante questa premessa, alcuni gestori di impianti sportivi (affiliati al Coni) potrebbero “prodigarsi” a far tesserare clienti abituali affinché diventino, per l’anno in corso, tesserati Coni a tutti gli effetti.
In poche parole basterebbe “versare” un piccolo extra (la quota del tesseramento) per poter aggirare le norme contenute nel Dpcm.
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