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Mutui per i giovani: cosa cambia con il Decreto Sostegni Bis

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Il Decreto Sostegni Bis, varato nei giorni scorsi dal Governo Draghi, si contraddistingue per la presenza di numerose agevolazioni dedicate ai giovani fino ai 36 anni intenzionati ad acquistare la prima casa.

Come si può leggere sulle pagine di Subito.news, tra i principali cambiamenti rientra l’esenzione dall’imposta di registro e da quella sul mutuo, dalle quali dovrebbero essere esenti i nuclei con un ISEE inferiore ai 40mila euro annui.

Un’altra novità riguarda l’aumento della garanzia statale sul mutuo sempre per chi ha un ISEE inferiore ai 40mila euro. Doveroso a tal proposito è sottolineare che si parla di un’agevolazione in vigore già prima del varo del sopra citato Decreto. Essenziale, però, è sottolineare che, fino a pochi giorni fa, la suddetta garanzia copriva il 50% dei costi.

Oggi come oggi, tramite il Fondo Garanzia Mutui Prima Casa, è possibile usufruire di una garanzia statale che arriva fino all’80% dell’importo del mutuo. Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare le agevolazioni che il nuovo Decreto del Governo di Mario Draghi ha introdotto.

In questo novero, possiamo trovare la possibilità di istituire un credito d’imposta. Quest’ultimo è pari all’IVA versata dal costruttore per l’edificazione dello stabile dove si trova la casa acquistata.

Fonti governative sottolineano come la clausola appena illustrata varrà anche per i nuclei con un ISEE superiore ai 40mila euro annui. Un doveroso cenno deve essere dedicato anche agli onorari destinati ai notai, che non sono previsti.

L’obbligo dell’anticipo e la durata

Lo scenario che si va delineando in merito ai mutui prima casa per giovani e alle agevolazioni messe in primo piano dal Governo Draghi è comprensibilmente complesso. Se, come abbiamo visto, alcune cose sono cambiate, altre rimarranno esattamente come prima. A dimostrazione di ciò è possibile citare il mantenimento dell’obbligo di versare alla banca un anticipo del 20% dell’importo del mutuo anche nei frangenti in cui si risulta in possesso dei requisiti per accedere alla garanzia statale.

Sono numerose le domande che, in questi giorni, sono sorte in merito a questi provvedimenti. Tra gli interrogativi più diffusi spiccano quelli relativi alla durata delle agevolazioni e del periodo di cancellazione delle imposte ai giovani under 36 intenzionati ad acquistare la prima casa. I vantaggi in questione dureranno fino al 31 dicembre del 2022.

Da quando si potrà richiedere la garanzia

C’è un fermento oggettivo e comprensibile per queste novità, che vengono messe in primo piano in un periodo in cui il Paese ha quanto mai bisogno di aiuti economici per far fronte agli effetti dell’emergenza Covid, che ha colpito praticamente tutti gli ambiti dell’economia e della società.

Da quando è stata data la notizia dell’approvazione del Decreto Sostegni Bis c’è chi, per esempio, si chiede da quando sarà possibile richiedere la garanzia sulla quota capitale del mutuo.

Il tempo per presentare l’istanza è compreso tra il 24 giugno 2021 – si inizia a un mese esatto dall’entrata in vigore del Decreto – e il 30 giugno 2022. Come è chiaro, tra i cambiamenti rientrano anche i requisiti anagrafici. Fino a prima dell’approvazione del Decreto, infatti, i benefici per l’acquisto della prima casa erano riservati agli under 35. Parliamo, in generale, di una fetta di popolazione che, da diversi anni ormai, fa fronte alla problematica della precarietà lavorativa, condizione professionale che rende oggettivamente difficile – se non impossibile – accedere al mutuo per l’acquisto della prima casa d’abitazione.

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