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Petizione per il liceo “Regina Margherita”: già mille firme

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Garantiamo il diritto allo studio e alla sicurezza degli studenti del liceo “ Regina Margherita“ di Salerno che non vogliono sparire. È quanto chiede la petizione lanciata dalla comunità scolastica del Liceo che da mesi porta avanti una battaglia per avere gli spazi dell’ex Tribunale di Sorveglianza Speciale, trasferito altrove. La petizione, già sottoscritta da più di mille persone è diretta al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Come si legge nella nota che accompagna l’iniziativa le radici culturali dell’istituto sono molto antiche e risalgono all’Italia preunitaria: dal 1861 con una delle prime quattro scuole Magistrali della provincia salernitana, fino al 1914 in cui si ebbe la denominazione di Istituto “Regina Margherita”, che attualmente conserva.

Nel 1934 fu varata la costruzione della sede del nuovo “Istituto Magistrale Comunale”, progettato sui suoli della centrale Fieravecchia per contenere in un unico stabile la crescente popolazione scolastica di 1600 alunni. L’edificio fu inaugurato nel 1947, con ingresso sulla Piazza Malta, come ancora si può leggere sul fronte principale “Istituto Magistrale Statale”, e che tuttora ospita la stessa istituzione.

Purtroppo, nei primi anni Ottanta, a seguito del terremoto, una parte fu assegnata dal Comune di Salerno al Ministero di Grazia e Giustizia per porvi il Tribunale di Sorveglianza-sezione penale, riducendo di molto gli spazi destinati alla Scuola e privando l’istituto dello scalone di ingresso/uscita fondamentale per il deflusso di una popolazione scolastica ad oggi di circa 1300 unità fra alunni, docenti e personale ATA.

Il Liceo è nel centro cittadino, ma accoglie un vasto ambito di utenza. Oltre agli alunni residenti a Salerno, le aree geografiche di provenienza sono quelle della valle dell’Irno, della piana del Sele, in minor numero provengono dai comuni Picentini e una parte esigua anche dai comuni degli Alburni. Persistono, pertanto, gravissimi problemi relativamente alla fruizione di tutti gli spazi dell’istituto, di fatto sottodimensionato ad accogliere una così numerosa popolazione scolastica, a cui non ultima si è aggiunta l’emergenza epidemiologica del Covid-19. Per questo, a settembre, alla ripresa delle attività didattiche per tutte le scuole d’Italia, e nello specifico di Salerno, l’istituto è stato l’unico a non poter riaprire per assenza di spazi. Poi, a seguito del trasferimento del Tribunale di Sorveglianza presso la nuova cittadella giudiziaria, si era sperato in una felice congiuntura e nel poter riavere quanto tolto in precedenza. Ed invece alla scuola è stata tolta anche l’uscita di sicurezza. 

Allo stato attuale, di fatto, può accedere all’Istituto solo il 10 % della Comunità scolastica, mentre sarebbe bastato che le chiavi, consegnate nella seconda decade di ottobre 2020 dal Tribunale di sorveglianza all’Amministrazione comunale, fossero passate immediatamente all’Istituzione scolastica. La richiesta che arriva dalla petizione è semplice e chiara: restituire alla scuola tutti i suoi spazi. 

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