
“Ho scritto una nota al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ed al Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino Francesca Casule per sollecitare un intervento generale di messa in sicurezza e recupero dell’Acquedotto Medievale di Salerno che, eretto nel IX secolo per assicurare l’approvvigionamento d’acqua in favore del Monastero di San Benedetto, rappresenta uno dei monumenti più significativi della storia e della identità di Salerno. Dell’Acquedotto, mirabile opera di ingegneria idraulica, è a noi pervenuto il tratto che ricongiunge all’altezza di via Arce i due rami originari, uno proveniente dalle colline a nord e l’altro dalle alture ad est della Città.
L’Acquedotto, generalmente indicato dai Salernitani come “Il Ponte o gli Archi del Diavolo”, ha urgente necessità di interventi adeguati e complessivi di manutenzione e di restauro, stante la situazione di abbandono e degrado che oramai si trascina da diversi anni e che si è andata sempre più aggravando. Difatti i resti dell’antico Acquedotto sono stati invasi dalla vegetazione spontanea, quanto mai fitta ed incontrollata, con diverse crepe, buche e fenditure, che tutte insieme rischiano di minare e compromettere la stessa stabilità del monumento.
Già nel corso del 2015 si verificò la pericolosa caduta di alcune pietre, creando giustificato e forte allarme e preoccupazione. E difatti già da tempo uno degli archi, sul lato verso via Leopoldo Cassese, è transennato proprio per esigenze prioritarie di sicurezza. Per di più la vegetazione è ancora più intensa ed invasiva sul lato verso via Arce, con diversi alberi che oramai ed in più punti toccano gli stessi archi.
E tali lavori sono ancora più necessari per garantire l’incolumità delle Persone e per poter inserire l’Acquedotto fra i punti più suggestivi ed attrattivi di Salerno, alla luce del crescente numero di visitatori e turisti che raggiungono la nostra Città. Andrebbe anche curata una illuminazione adeguata per far risaltare la bellezza ed il valore storico, architettonico e culturale dell’Acquedotto.
Pertanto è opportuna ed urgente una iniziativa fondata sulla stretta sinergia e preziosa collaborazione fra Comune di Salerno e Soprintendenza, al fine di predisporre in tempi ravvicinati un progetto idoneo e completo, attingendo alle fonti finanziarie disponibili, nei rapporti con la Regione Campania ed il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. E questo è il primo ed indispensabile passo per poter attivare una proficua collaborazione istituzionale in sede regionale e ministeriale. Del resto ho già potuto constatare la sensibilità e l’attenzione su questa vicenda del Sindaco di Salerno e del Soprintendente”.