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E’ andata deserata la prima convocazione dell’Assemblea dei soci di Alto Calore, dopo le proteste sulle nuove tariffe idriche in Irpinia che prevedono aumenti mentre l’acqua continua a mancare in tantissimi comuni.

Tutto da rifare in seconda convocazione, lunedì 25 agosto alle ore 15:00 quando l’amministratore unico Antonello Lenzi esporrà il piano di rientro e soprattutto dei rincari appena approvati dal Consiglio di distretto che tante polemiche hanno generato. 

Intanto arriva la presa di posizione di  Sinistra Italiana Campania che ricorda di aver sempre difeso la gestione pubblica delle risorse idriche.

“A maggior ragione, mentre cresce la crisi e si fa evidente come il cambiamento climatico renderà l’acqua un bene sempre più prezioso, non si può accettare che la Regione Campania, attraverso l’Ente Idrico Campano, si riunisca in pieno agosto per deliberare:
 
La privatizzazione dell’acqua nella provincia di Caserta attraverso una gestione mista pubblico-privata, che potrebbe portare ad una svendita dei bacini idrici più ricchi del Meridione d’Italia alle multinazionali (in questo caso Acea)
L’aumento delle tariffe nei 126 comuni delle provincie di Avellino e Benevento serviti da Alto Calore servizi, che farà ricadere sulle famiglie il costo di debiti che potrebbero essere ripianati attraverso il rispetto del concordato fallimentare già in essere
Ancora una volta le decisioni della politica regionale sono contrarie al dettato del Referendum del 2011 e alla volontà dei cittadini, andando a privilegiare gli interessi del privato contro le necessità delle comunità locali.
 
Per questo il 27.08.2025 alle ore 15.00 Sinistra Italiana affiancherà il Coordinamento campano per l’Acqua Pubblica in sit-in sotto alla sede dell’Ente Idrico Campano, a via De Gasperi 28.