Acqua pubblica, Movimento 5 Stelle e Si può hanno la soluzione

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Avellino – Prove di dialogo tra la lista Si può del consigliere comunale Amalio Santoro e il suo collega del Movimento 5 Stelle Ferdinando Picariello, quest’oggi al Circolo della Stampa di Avellino, riunitosi per un interessante dibattito dal titolo “L’acqua pubblica nella provincia delle mille sorgenti si trasforma in un inganno”.

Al centro del convegno il buco di 140 milioni nei conti Alto Calore, il dissesto delle reti idriche di adduzione, l’occasione mancata dell’ente idrico campano, l’inquinamento sempre incombente delle falde. L’evento è stato organizzato in occasione del prossimo consiglio monotematico, convocato per lunedì. A moderare l’incontro Gianni Colucci de “Il Mattino”.

“È fondamentale per noi del Movimento 5 Stelle riportare al centro del dibattito cittadino il tema dell’acqua pubblica in una città che ha affidato il servizio idrico ad una società, l’Alto Calore, che ha un debito di 140 milioni di euro e che ha procurato danni all’ambiente. C’p qualcosa che non va quando si paga l’acqua come fosse della minerale” ha detto Ferdinando Picariello.

“La privatizzazione è quasi una soluzione obbligata vista la condizione di Alto Calore. Presto arriveranno delle scadenze. Credo che vadano seguite altre strade cercando di evitare l’ipotesi di associazioni, che significa aprire al settore privato” ha spiegato il consigliere Amalio Santoro, che ha poi proseguito: “L’Alto Calore può essere risanato solo attraverso un cambio di gestione manageriale. Resta in piedi l’ipotesi di ripensare alla natura giuridica dell’ente, attraverso la trasformazione in Consorzio in collaborazione con Acquedotto Pugliese e con la società napoletana”. Ora la parola spetta al prossimo consiglio monotematico.

di Giuseppe Di Martino