Un pezzo di storia dell’Avellino e dell’Irpinia se ne va con la scomparsa dell’architetto Quirino Sgrosso, il creativo che nel 1977 firmò uno dei simboli più amati e duraturi del calcio italiano: il logo dell’Unione Sportiva Avellino. Non un semplice emblema sportivo, ma un vessillo d’identità che da quasi cinquant’anni accompagna generazioni di tifosi.
La sua opera, realizzata con tecnigrafo, carta lucida e una visione chiara, venne consegnata all’allora presidente Arcangelo Iapicca a pochi mesi dalla prima, storica promozione in Serie A. Un lupo fiero e stilizzato, metà bianco e metà verde, incastonato in un rombo con attorno la dicitura “Unione Sportiva Avellino S.P.A. 1912”. Un marchio destinato a resistere al tempo e alle mode, che ancora oggi campeggia su maglie, bandiere, murales, cuori.
In sole 48 ore, Sgrosso riuscì a fissare su carta ciò che nessuno avrebbe mai più voluto cambiare.
“L’U.S. Avellino 1912 si unisce al dolore della famiglia Sgrosso per la scomparsa di Quirino, architetto irpino che nel 1977 disegnò lo storico logo del club – si legge nella nota – Negli anni scorsi aveva donato alla società tutti i bozzetti attraverso i quali arrivò alla realizzazione del simbolo”.