Avellino e l’Irpinia tutta in lutto per la morte di Andrea Massaro, Direttore Onorario dell’Archivio Storico del Comune di Avellino, già Capo Sezione Archivio e poi come Dirigente delle Ripartizioni Pubblica Istruzione – Cultura e Servizi Sociali.
Giornalista – pubblicista, grande appassionato della città e della sua storia, ha pubblicato varie monografie di vita avellinese, compendiate in più di 30 volume e 700 articoli, oltre a vari saggi. Ha curato numerose Mostre foto-documentarie sul passato del capoluogo irpino, l’ultima sul secolo di vita della scuola elementare “Regina Margherita”, nota come “Il Palazzotto”.
Oltre alle vicende storiche di Avellino si è occupato di Macerata Campania, in Terra di Lavoro, suo paese natale, sul quale ha pubblicato ben sette volumi.
Ha ricevuto numerosi premi e attestati per la sua attività culturale, tra i quali figura il prestigioso “Premio per la Cultura” conferitogli nel 1987 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ha ricevuto numerosi premi e attestati per la sua attività culturale, tra i quali figura il prestigioso “Premio per la Cultura” conferitogli nel 1987 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A salutare commosso Massaro, il consigliere Luca Cirpriano: “Addio ad Andrea Massaro.
Lo storico dal sorriso mite, l’uomo dal piglio educato, l’amico dal cuore generoso.
Scompare un pezzo importante della storia della città di Avellino, a cui Andrea ha dedicato tutta la vita, 30 libri, centinaia di eventi e una infinita passione. La ricerca del dettaglio, della curiosità, dell’episodio o del personaggio sono stati il tratto distintivo di uno storico gentile che ha permesso alla nostra comunità di avere memoria, passato e presente.
Addio Andrea, e grazie di cuore da tutti noi per il tuo immenso e generoso lavoro.
Mancherai ancora di più nel vuoto assordante di un’estate canterina, in una città senza più identità”.
A ricordare la figura di Andrea Massaro, anche gli amici del Palio della Botte: ”
Abbiamo appena saputo che ci ha lasciato Andrea Massaro, un grande amico, appassionato studioso delle nostre radici e uomo innamorato di questa città. A lui dobbiamo le ricerche sulle quali è nato il progetto del Palio.
La sua cultura, la mitezza, il suo fare discreto, la sua umiltà sono stati un dono per tutti noi. Il Signore ti accolga Andrea”.