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Avellino –  L’Irpinia agli onori della cronaca sulle principali testate europee grazie all’Omi di Lacedonia. L’azienda fondata da Aquilino Villano, infatti, è l’unica impresa italiana entrata a far parte dell’accordo di partnership con altre aziende europee, ovvero UMI Aeronautica (Spagna), Takumi Engineering, Lenane Engineering, DPF Engineering e Shannon Precision Engineering (Irlanda). Una partnership innovativa che si concretizzerà nella creazione di UMI AERO GROUP, un gruppo innovativo in grado di fare sistema e di essere maggiormente competitivo sui mercati internazionali.

A firmare l’intesa, a Parigi, nell’ambito dell’International Paris Air Show uno degli appuntamenti fieristici più importanti del settore aerospaziale, Andrea Villano – Sales & Marketing di OMI – alla presenza di Rogelio Velasco, ministro regionale Industria Spagnola.

L’accordo porterà alla condivisione di opportunità commerciali e allo scambio di risorse operative (Sites, teams, networks, know-how, etc.), riunendo complessivamente 12 siti manifatturieri in 4 Stati – Spagna, Italia, Irlanda e Marocco – ed oltre 220 macchinari, offrendo più di 500.000 ore di lavorazioni meccaniche.

L’offerta tecnologica include anche anche Controlli Non Distruttivi (CND), trattamenti superficiali, trattamenti termici, verniciatura ed assemblaggio. In aggiunta alle tecnologie convenzionali, sono anche disponibili capacità costruttive per aerostrutture basate su materiali compositi, incluso RTM e materiali termoplastici.

“In un momento storico in cui si mette in discussione l’Unione Europea, le aziende del vecchio Continente dimostrano, ancora una volta, lungimiranza e di essere un passo in avanti”. A dichiararlo è Andrea Villano, che prosegue: “Questo accordo, infatti, è la dimostrazione pratica che sopratutto facendo sistema a livello globale, si possono ottenere risultati positivi per i singoli Paesi. Mettiamo da parte le differenze, facendo prevalere i valori morali che ci accomunano: sviluppo dei territori, creazione di posti di lavoro, innovazione e ricerca. L’Europa cresce grazie alle sinergie”.