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Avellino- Da lunedì  potrebbero partire le lettere di preavviso di licenziamento  per i dipendenti dell’Aias di Avellino. Un passaggio obbligato per i due commissari per bloccare i contributi destinati ai lavoratori e che potrebbero rappresentare un ulteriore costo per la struttura.

La notizia è emersa nel corso dell’assemblea che si è tenuta presso la sede di Via Morelli e Silvati, convocata dal segretario generale Ugl Costantino Vassiliadis, e sollecitata dai dipendenti. La conferma, però, sarebbe già arrivata e ha gettano nella preoccupazione tutti i lavoratori. In ogni caso, avrebbero fatto sapere i commissari, si tratterebbe di una decisione necessaria e provvisoria.

 L’incontro è comunque servito a fare  il punto della situazione e a programmare azioni future. E’ stata già predisposta una assemblea pubblica per martedì, 6 marzo  alle ore 16.00, presso il centro sociale di Avellino, per coinvolgere il fronte politico e  istituzionale, la gestione commissariale, le famiglie dei pazienti  e gli stessi assistiti. L’obiettivo è quello di  avviare un ragionamento sincero e chiarificatore utile ad intraprendere una azione condivisa per una soluzione.

 Intanto sta facendo discutere  l’assenza dei due commissari, Maurizio Arci e Remo Del Genio, all’ultimo tavolo che si è tenuto in prefettura. Ancora una volta una parte di lavoratori ha manifestato la volontà a collaborare affinchè vegano ripristinate condizioni di regolarità e  l’Aias ritrorni tra le associazioni accreditate dalla Regione Campania, condizione fondamentale per la ripresa dei servizi.

” Il centro non può chiudere, deve rimanere aperto – dice il segretario generale della Ugl Costantino Vassiliadis –  l’Aias  fornisce prestazioni qualificate ed importanti su questo territorio. La tutela non è solo per i lavoratori ma anche e soprattutto per i 300 assistiti che necessitano di una assistenza specifica che in questa struttura riescono ad assicurare.  Per gli operatori rimane in piedi la proposta illustrata al tavolo prefettizio, quella che l’Asl contrattualizzi queste profesionalità da allocare in altri centri di sua competenza . Tutto questo in attesa di ripristinare le condizioni di regolarità del centro. Devo dire che la prefettura è impegnata a risolvere ma che ci sono normative che vanno interpretata. Noi non abbasseremo la guardia , seguiremo ogni giorno l’evoluzione della situazione confrontandoci e definendo di volta in volta le iniziative. Non si può disperdere una risorsa umana e professionale di questa portata. Chiarire una volta e per tutte la vicenda è diventata una urgenza.”

Ma va oltre il segretario Ugl che stigmatizza il comportamento del fronte istituzionale cittadino completamente assente.”E’ vero che un giorno si sono registrate le presenze del sindaco di Avellino Paolo Foti  e del consigliere comunale Giancarlo Giordano ma nessuno parla più dell’Aias. Noi  intendiamo andare avanti nonostante l’indifferenza di molti.”

  Ad oggi per sanare la situazione e pagare gli arretrati degli oltre 80 dipendenti, non solo di Avellino ma anche di Calitri e Nusco, ci dicono che  occorre 1 milione di euro

Da quanto si apprende il ricorso al Tar à già stato predisposto e la sua stesura è stata definita. I commissari si sarebbero riservati qualche altro giorno per raccogliere le carte da inserire nella voluminosa documentazione da presentare al magistrato. Insomma si punta alla concretezza per superare criticità che risalgono ad almeno 20 anni fa , se non di più, ed ottenere una sopsensiva in attesa di un paere definistivo che si auspica a favore.  Sembra che, sul fronte della ristrutturazione della sede, un  intervento per il quale sono stati già recuperati trenta mila euro, le due ditte accreditate e individuate tramite manifestazione di interesse, abbiano assicurato che nel giro di quidici giorni possa essere eseguita la messa in sicurezza del centro. I lavori dovranno riguardare i 4 bagni con il miglioramento ulteriore dei servizi igienico sanitari, le cucine , l’imbiancatura delle pareti e il rifacimento dell’impianto antincendio. Inoltre, sembra che i commissari siano impegnati anche a tutelare la reputazione dell’Aias nazionale.  In caso di accertamento di eventuali distrazioni presso la sede di Avellino, l’attuale gestione potrebbe  ipotizzare la responsabilità degli amministratori del passato.

Continueranno a vigilare gli operatori, impegnati in una protesta che non è solo per la salvaguardia occupazionale ma che è anche a tutela degli assistiti.