A margine dell’inaugurazione del nuovo stadio comunale di Mirabella Eclano, il direttore sportivo dell’Avellino, Mario Aiello, ha rilasciato una lunga dichiarazione sul momento che sta vivendo il club biancoverde dopo la storica promozione in Serie B. Un mix di orgoglio, entusiasmo e tanto lavoro da pianificare per il futuro prossimo. “Siamo travolti da un entusiasmo che è veramente coinvolgente e ci riempie d’orgoglio per quello che abbiamo fatto. Ma ora dobbiamo guardare avanti – ha dichiarato Aiello – Nei prossimi giorni ci incontreremo con la società per definire obiettivi e ambizioni. Accedendo per la prima volta alla Serie B, secondo me l’obiettivo deve essere quello di consolidare la categoria“.
E sulla sfida di Supercoppa contro l’Entella, Aiello sottolinea: “Contro il Padova, nonostante i festeggiamenti, abbiamo fatto una buona partita, con occasioni e due reti segnate. La squadra ha dimostrato voglia. Con la stessa mentalità, ma con obiettivi diversi, vogliamo chiudere bene”.
Il direttore sportivo ha fatto il punto sul mercato, con una rosa ampia da gestire e diversi rientri dai prestiti: “Rientreranno sei o sette calciatori e faremo le nostre valutazioni. Per ora non abbiamo parlato di scelte individuali, lo faremo nei prossimi giorni anche con il mister, per capire dove intervenire e con che caratteristiche.”
Un tema centrale è quello della lista “over”, limitata a 18 giocatori. “Attualmente, parlando solo di over, siamo 26. Almeno otto devono uscire e probabilmente anche altri tre, perché dovremo aggiungere innesti di categoria. L’idea però è chiara: vogliamo mantenere il gruppo che ha raggiunto questo traguardo. Le rivoluzioni non servono, serve continuità. Inseriremo nuovi elementi e ringiovaniremo la rosa, come già fatto a gennaio”. “Sia ad Avellino che in passato, ci sono sempre state collaborazioni proficue con club importanti – sottolinea Aiello – I buoni rapporti potranno tornarci utili anche per portare qui qualche giovane interessante, con un potenziale importante”.
Infine, uno sguardo al settore giovanile, in particolare alla Primavera: “In Serie B il gap tra Primavera e prima squadra si fa ancora più ampio – conclude Aiello – Questi ragazzi hanno bisogno di crescere e spesso il percorso migliore è fare esperienza in categorie inferiori. Solo così possono diventare pronti per il salto”.