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“L’acqua di Solofra è inquinata e pericolosa, lo certificano anche i dati del Ministero e dell’Arpac. De Luca invece di fare vaghe promesse tiri fuori i soldi per il piano di caratterizzazione necessario alla bonifica.” E’ quanto ha dichiarato l’onorevole del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia. Gravissima la denuncia del riferimento politico pentastellato che lancia un monito al governatore della Campainia affinchè si faccia presto ed annuncia di avere inviato gli Atti parlamentari al Procuratore.

Il rappresentante politico pentastellato fornisce una dettagliata ricostruzione della vicenda a partire dalla sua interrogazione al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sullo stato di salute dell’ambiente tra le zone di Solofra e Montoro. Proprio il ministro nella sua relazione ha riferito: “Per quanto concerne il torrente Solofrana la contaminazione delle acque superficiali è essenzialmente connessa alla presenza di cromo in concentrazioni superiori ai limiti normati, riconducibile ai frequenti scarichi anomali di reflui conciari”.

“Purtroppo – ha precisato ancora Sibilia – il Ministro dell’Ambiente, sulla scorta dei dati forniti dall’Arpac, certifica che l’acqua di Solofra e Montoro è inquinata e pericolosa. A questo punto, è necessario mettere mano alla bonifica quanto prima. La bonifica, però, per essere effettuata, ha bisogno del piano di caratterizzazione. Ma del piano di caratterizzazione non c’è traccia perché ATO1 non ha i fondi necessari che la regione dovrà fornire e controllare. De Luca cosa fa?  Perché il presidente della Regione Campania non si attiva per mettere in moto la caratterizzazione che deve essere rapida e formale? La dobbiamo smettere di prendere in giro gli irpini. Per quel che mi riguarda, sto inviando tutti gli atti parlamentari al Procuratore della Repubblica di Avellino”.

Dalla risposta del Ministro Galletti, emerge ancora: “I dati del monitoraggio sulla qualità delle acque superficiali, per gli anni 2013-2015, attestano che l’inquinamento del corso d’acqua ha natura industriale con ricadute sull’ecosistema acquatico. Gli impatti negativi sono stati riscontrati anche in un significativo fenomeno di inquinamento da tetracloroetilene, rilevato durante campionamenti di pozzi ad uso industriale e potabile effettuati dall’ARPAC nell’ambito di attività d’indagine disposte dall’autorità giudiziaria. L’ARPAC, infine, segnala che, in attesa dell’avvio delle attività di caratterizzazione, si è programmato di estendere l’attività di controllo sulla qualità delle acque sotterranee ad ulteriori tre pozzi nel territorio del polo conciario”.

“Questa è anche una delle cause che si aggiunge alla mancanza di acqua a Montoro – ha concluso l’onorevole Sibilia – Io mi chiedo se tra Regione e Alto Calore qualcuno si voglia prendere la responsabilità del fatto che avellinesi, montoresi e beneventani nel 2017 si trovano a non avere più la disponibilità dell’acqua. Risorsa fondamentale che pagano profumatamente”