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“Sono molto contenta e onorata di poter servire le istituzioni in qualità di amministratore unico dell’Alto Calore”.

Così Alfonsina De Felice, nuovo amministratore unico di Alto Calore, alla prima uscita pubblica a qualche settimana dall’incarico ricevuto dopo le dimissioni dell’avvocato Antonello Lenzi

Arrivo in un momento -prosegue– in cui ci sono molte aspettative: il tribunale, i liquidatori, i consulenti della società, la stessa azienda, i suoi dipendenti e i cittadini attendono di vedere risollevate le sorti di questo “malato”.
Per questo il mio lavoro continuerà per rispettare 
le prescrizioni del concordato preventivo: risanamento dei conti, quindi il recupero delle somme dovute e la regolarizzazione dei flussi di cassa per i consumi idrici, che presentano ancora molte irregolarità. Poi la continuità operativa: il concordato in corso è in continuità, quindi la società deve continuare a operare come impresa. Dovremo intervenire sulle infrastrutture, affrontare il problema delle perdite e l’emergenza idrica. In una terra come la nostra, dove l’acqua è di eccellente qualità e abbondante, è evidente che l’emergenza idrica dipende non solo dalla siccità, ma anche da gravi carenze di manutenzione della rete idrica”.

Sulla collaborazione istituzionale, De Felice ha sottolineato: «La Regione, intesa come istituzione, sta facendo la sua parte. Il Dipartimento del ciclo integrato delle acque mi sta supportando concretamente in questa fase, per dimostrare al Tribunale e agli organi del concordato che esiste un cambio di passo. L’acqua è un tema bipartisan: non può essere etichettata come “di una parte o dell’altra”. Il mio compito sarà mantenere la barra dritta entro i binari del concordato, anche durante la campagna elettorale”.