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Sono 21 i comuni irpini che andranno al voto la prossima primavera. Non ci dovrebbe essere l’election day: le politiche probabilmente il 4 marzo e le amministrative nell’ultima domenica di maggio. E siccome c’è di mezzo l’elezione del Parlamento non è possibile fare previsioni su candidati e alleanze.

Lo scontro come sempre in Irpinia è tra Pd e Udc: sei dei 21 comuni che andranno al voto oggi espressione dell’Udc e sei sono del Pd. Con l’appoggio di De Mita è stato eletto De Vito di Aquilonia, Nigro di Bagnoli, D’Angelis di Cairano, Farina di Caposele – appoggiato pure dal PdForgione di Gesualdo e Cardillo di Torre Le Nocelle. Di matrice dem: oltre a Foti, Cappiello di Conza – dimissionario – Martino di Greci, Bossone – ex socialista – di Lauro, Bianco – dem non dichiarato – di Mugnano, Repole di Sant’Angelo dei Lombardi e infine c’è Fabrizio di Lapio supportato da Pd, da Angelo D’Agostino di Scelta Civica e dal consigliere regionale Enzo Alaia. Di Forza Italia potrebbero etichettarsi il sindaco di Casalbore, Fabiano e quello di Rocca San Felice Fiorillo. Nunziata, ex sindaco di Forino, al momento della sua elezione era era appoggiato da Foglia mentre Giuditta di Summonte stava con Centro Democratico prima di passare con Campo Progressista di Pisapia.

Il nodo da sciogliere resta quello dello Udc. Con chi si schiereranno gli amministratori dell’Udc? Lo strappo del segretario nazionale Cesa non lascia margini di manovra al leader di Nusco che ora guarda ad Angelino Alfano di Alternativa popolare. Lo scudocrociato è schierato con Berlusconi anche se a livello nazionale è una forza residuale. Però in Irpinia De Mita può essere determinante. Ma per parlare di amministrative è presto: ci sono le Politiche.