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Da sempre e per sempre innamorato della sua Irpinia, Antonio Matarazzo anni e anni fa ha deciso di “sbarcare il lunario” oltreoceano, complice anche l’amore per la sua Daniela, ed è diventato un simbolo della tenacia e dell’intraprendenza della sua terra.

Per questo il sindaco di Ospedaletto d’Alpinolo, Luigi Marciano, in qualità di massimo rappresentante del paese di origine di Antonio, ha deciso di conferire un riconoscimento onorario al concittadino per essere riuscito a portare il nome di Ospedaletto, di Avellino  e quindi dell’Irpinia tutta, sui tetti degli Stati Uniti d’America attraverso l’attività ristorativa “Stellina Pizzeria” ( che rievoca il nome della figlia di Antonio) con diversi sede a Washington di cui una all’interno del celeberrimo Capital One Center.

Riuscire ad imprimere un segno importante nell’imprenditoria americana, senza mai smettere di guardarsi dietro con riconoscenza e con amore per le proprie radici, questa la ricetta di Antonio Matarazzo.

Negli ultimi cinque anni consecutivi consigliata dalle guide “Michelin” e inserita nella guida delle miglioiri 50 pizzerie italiane nel mondo , Stellina  nasce nel 2019 grazie all’incontro di Antonio Matarazzo, già da anni trasferito e in attività negli Stati Uniti, con lo chef Matteo Venini. Il primo locale viene inaugurato nel quartiere di Union Market a Washington DC, ma la pandemia da Covid-19 arriva dieci mesi dopo l’apertura. Antonio e Matteo non si scoraggiano e si ingegnano, introducendo distributori automatici di salse e pasta, investendo nell’immagine del marchio e nel packaging dei loro prodotti d’asporto. La loro determinazione e creatività li ripagano ampiamente e nel 2020 inaugurano un nuovo locale ad Arlington, in Virginia, seguito poi da una terza location in DC, a K Street.

Oggi Stellina è un punto di riferimento per tanti americani, non solo per la classica pizza, ma per format che richiama lo street food della nostra terra, con l’esaltazione di prodotti tipici e poi il grande amore di Antonio per la pasta, ereditato dalla mamma e dalle sue nonne. 
E se nelle generazioni di adolecenti degli anni 80 Antonio era molto conosciuto e diventato un punto di riferimento, è riuscito a far breccia anche negli cuore degli americani.

Di qui l’omaggio di Ospedaletto, attraverso una cerimonia nell’incantevole giardino letterario presso il Pozzo dei Desideri per rendere il giusto Riconoscimento Onorario ad Antonio Matarazzo per il suo valore, l’imprenditoria e l’orgoglio con cui ha portato il nome di Ospedaletto oltre oceano.

“L’amministrazione comunale di Ospedaletto nella persona del Sindaco, con il convinto ed unanime sostegno della giunta e sentito l’intero Consiglio comunale,  conferisce con profonda emozione, stima e gratitudine un riconoscimento Onorario ad Antonio Matarazzo, nostro illustro conterraneo per l’esempio straordinario di tenacia, passione e spirito imprenditoriale che ha saputo incarnare nel mondo. Antonio è figlio di questa terra, di questa comunità, di questo tessuto umano e culturale che plasma le vite con il ritmo semplice ma profondo della dedizione, del lavoro, della famiglia”.

Il sindaco Marciano parla di un sogno ambizioso, un’idea trasformata in realtà: Antonio Matarazzo ha portato in America non solo i sapori della cucina italiana, ma l’anima autentica del nostro territorio. “La sua visione imprenditoriale, limpida e coerente, unita ad una straordinaria capacità di innovare nel solco della tradizione, ha dato vita a cinque locali divenuti veri e propri luoghi di incontri di culture, palati e storie. Ha saputo tessere, giorno dopo giorno, un racconto fatto di impegno, sacrifici ed amore per le proprie origini. Ed è per questo che, attraverso il cibo, è diventato un portavoce di una cultura e di una memoria collettiva  Un cibo che non è solo nutrimento, ma linguaggio, gesto d’amore, ponte tra generazioni e realtà territoriali. Quella di Antonio è la fierezza di una identità mai dimentica, equilibrio tra qualità, accessibilità e rispetto per la tradizione. Segno tangibile di una filosofia che non cerca il clamore, ma le cose fatte bene

Antonio è ambasciatore nel mondo di ciò che rende grande una piccola comunità come la nostra. Legame indissolubile con la nostra terra che si fa forza anche a migliaia di kilometri di distanza”.

E lo stesso Matarazzo, con emozione, che ha sottolineato come la sua mission sia proprio diffondere le proprie radici nel mondo, senza mai dimenticarle. Tornando nella nostra altrettanto tenace Irpinia ogni volta che può. Perchè il suo cuore sarà per sempre biancoverde.