- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Ariano Irpino (Av) – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Pasquale Scrimma candidato alle prossime elezioni regionali.

Carissimo/a,
preferisco che sia io a darti questa notizia, prima che tu l’apprenda da altre fonti; ho preso la decisione di partecipare in prima persona alla prossima competizione elettorale. La decisione è scaturita dal fatto che siamo radicati in un territorio che vive in totale abbandono, senza punti di riferimento politici.
Le diverse compagini politiche che si sono avvicendate in questi anni, molte delle quali hanno avuto il sostegno mio, della mia famiglia e dei miei amici, non hanno avuto la forza di poter incidere positivamente nella vita della nostra comunità. Come spettatore e cittadino ho rilevato un lento decadimento innescato, prima da una crisi che non ha mai smesso di interrompersi e oggi accentuato dai numerosi problemi causati dalla recente pandemia che ha inciso sia sull’economia di tutti i settori commerciali che sulla vita sociale di tutti noi cittadini. Tutto ciò è stato ulteriormente rafforzato dalla mancanza della figura di un sindaco costretto alle dimissioni, perché privo di una maggioranza politica, causando un vuoto incolmabile nella nostra comunità in questo periodo delicatissimo.
Alla luce di quanto detto, oggi nasce in me il desiderio di voler fare la mia parte, di metterci la faccia in prima persona, come cittadino pensante, influenzato e sollecitato dalla Dottrina Sociale della Chiesa. Se oggi ho preso questa decisione è anche grazie alla Fede in Dio che mi ha guidato nella crescita interiore e mi ha arricchito di molteplici esperienze.
L’ amico Guerino mi ha proposto un progetto che ho valutato meritevole di essere vissuto e a 45 anni con la mia esperienza lavorativa e sociale, sento di poter intraprendere questa nuova avventura e contare di costruire una squadra composta da amici che condividono le mie stesse idee, in modo da sviluppare un programma condiviso che possa colmare le numerose lacune in cui versa il nostro territorio.
Oggi più di ieri ho bisogno del tuo aiuto, senza il tuo appoggio non posso mettere in opera questo progetto di rinnovamento, di svecchiamento della classe dirigente. Abbiamo tutto il tempo per creare una bellissima squadra composta da persone che fino ad oggi non hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie idee.
È ora di rimboccarsi le maniche, perciò sarò felice di incontrarti per uno scambio di opinioni, per valutare il tuo supporto al nostro progetto comune accettando anche il tuo dissenso, in quanto reputo la tua opinione molto importante e la nostra amicizia al di sopra di tutto quanto detto.
Grazie anticipatamente, la nostra avventura è appena cominciata“.