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Ariano Irpino (Av) – Ennesimo episodio di violenza per la casa circondariale di Ariano Irpino. Nei giorni scorsi (leggi qui) un detenuto aveva colpito con l’estintore un agente. “Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile un detenuto che ha appiccato un incendio nella cella dov’era ristretto, dando fuoco a materasso e cuscino”. E’ il monito lanciato da Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria. “Ancora e per l’ennesima volta registriamo un evento critico presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, gestito eroicamente dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che salva dalle fiamme e dal fumo il detenuto incendiario per protesta. Un ristretto di origini africane, definitivo con fine pena 2020, al Reparto Separazione questa mattina ha appiccato il fuoco al materasso nella propria cella ove in breve tempo le fiamme si propagano anche alle suppellettili generando una intensa colonna di fumo tossico negli ambienti”. 

L’intervento dei colleghi è tempestivo – continua Fattorelloe provvidenziale per lo stesso detenuto che viene tratto in salvo e per la messa in sicurezza della Sezione e di altri detenuti. L’alta professionalità del personale in servizio ha scongiurato il peggio ed evitato una possibile tragedia. I poliziotti penitenziari costretti ad operare senza adeguati mezzi protettivi a salvaguardia della propria incolumità e sicurezza, nonostante ciò sia previsto dalla normativa, a causa della prolungata esposizione alle fiamme e fumo tossico ben 9 di essi hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari” per le evidenti difficoltà respiratorie, all’Ospedale Civile Cittadino con il trasporto assicurato da numerose autoambulanze giunte sul luogo. Il tutto nel mentre il personale della Casa Circondariale di Ariano si trova in stato di agitazione e protesta con il rifiuto del vitto della Mensa Ordinaria di Servizio per denunciare una situazione di in vivibilità nella struttura ed una gestione del tutto fallimentare delle risorse umane da parte della Direzione e del Comando del Reparto responsabili”.

Apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Ariano Irpino li esprime anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Nonostante gli evidenti pericoli, i bravi poliziotti hanno salvato la vita all’incosciente detenuto. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Ariano Irpino è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti”.