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Avellino – Secondo gli investigatori sarebbe un agente in servizio alla Cosmopol, l’agenzia di vigilanza con base operativa in Irpinia, il basista della banda transnazionale sgominata ieri al termine di un’operazione congiunta portata a termine dalla Polizia Italiana e quella tedesca.

Il 46enne, ora ai domiciliari, originario del napoletano ed in servizio da due anni presso l’Istituto irpino, è sospettato di essere il basista dell’organizzazione, che con l’operazione “Last Day” è stata smantellata. Ieri l’esecuzione di nove ordinanze di custodie in carcere. Altri 8 sono finiti ai domiciliari, mentre per due della banda il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore (SA) ha ordinato l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Una banda che si componeva di diverse cellule: di origine foggiana, salernitana, napoletana ed albanese. La loro base operativa,dove venivano prese le decisioni per i colpi da mettere a segno, sarebbe un chiosco nel foggiano. Erano specializzati soprattutto nelle rapine a furgoni portavalori e in danno di istituti di credito, commesse con l’uso di armi, anche da guerra.

E proprio da uno colpo messo a segno ai danni di un portavalori della Cosmpol che stava percorrendo il raccordo Avellino-Salerno, nel tratto tra Montoro e Fisciano, che sono partite le indagini che hanno portato a smantellare l’intera organizzazione.

Le nove ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano: Salvatore Della Ratta di Cercola, Domenico Cocco di Scafati, Giancarlo D’Ambro di Cerignola, Pasquale Pecorella di Foggia, Loren Huqui nato in Albania, Erand Sallaku nato in Albania, Angelo Carbone di Foggia, Antonio De Sandi di Foggia, Angelo Pugliese di Cerignola.