La Festa dell’Assunta rappresenta un appuntamento tradizionale per la città di Avellino, connotato da elementi religiosi, storici e culturali. L’evento, comunemente noto come “Ferragosto Avellinese”, è organizzato ogni anno dall’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, che cura in anticipo ogni aspetto della celebrazione.
Nel 2025, i festeggiamenti coincidono con l’Anno Santo della Speranza, durante il quale la Cattedrale di Avellino – unica chiesa giubilare della Diocesi – sarà punto di riferimento per i pellegrini. L’accesso alla chiesa, nei modi stabiliti dalla Santa Sede, consentirà di ottenere l’indulgenza plenaria. In occasione del 14 agosto, ricorrenza dell’Incoronazione della Vergine, inizierà ufficialmente l’anno di preparazione al 60° anniversario dell’Incoronazione, previsto per il 14 agosto 2026.
Il programma avrà inizio il 26 luglio, giorno dedicato a Sant’Anna, con la tradizionale Alzata del Pannetto in piazza Libertà, alla presenza delle autorità religiose. Da questa data, le celebrazioni si estenderanno fino al 24 agosto. L’ultimo pannetto realizzato è opera dell’artista Ovidio De Martino, che ha riproposto la figura della Patrona con chiari riferimenti al simulacro di Nicola Fumo del XVII secolo. L’immagine rappresenta un elemento simbolico per la comunità.
Il 15 agosto, giornata centrale della festa, si svolgerà la solenne processione della statua della Madonna. Una novità organizzativa di quest’anno prevede l’uscita dalla Cattedrale alle ore 20.00. Le celebrazioni del 2025 si concentreranno sull’aspetto spirituale, con l’intento di valorizzare il significato religioso dell’evento.
Secondo fonti archivistiche, il culto mariano ad Avellino è attestato già dal XVII secolo. In particolare, durante un’epidemia di peste, la popolazione si rivolse alla Vergine con atti di fede documentati. Nel cosiddetto Tesoro dell’Assunta è conservata anche una donazione risalente alla Prima Guerra Mondiale: un medaglione realizzato con le fedi nuziali di alcuni soldati, offerto come ex voto. La Festa dell’Assunta è considerata uno degli eventi religiosi più partecipati della Campania e richiama annualmente cittadini, fedeli e visitatori, compresi molti emigrati che rientrano appositamente per l’occasione.