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Avellino – Non c’è tempo per “festeggiare” per il parere positivo della Corte dei Conti per il pre-dissesto del comune di Avellino. Il sindaco Gianluca Festa  si trova di nuovo a fare i conti con la realtà di un piano di rientro che offre mille dubbi contestato dal Ministero dell’Interno. Sono ben 13 le richieste di istruttorie richieste a firma del Direttore centrale Antonio Colaianni della direzione centrale della Finanza Locale del Viminale.

Si va dalla massa passiva (quantificata dal comune di Avellino in circa 44.550.000,00 euro); segnalazione dell’organo di revisione; saldo finanza pubblica (si chiede “la documentazione di- mostrativa del rispetto del saldo di finanza pubblica per il 2016, 2017 e 2018 e, in caso di mancato rispetto, la relazione del responsabile del servizio finanziario circa le ragioni e l’applicazione delle sanzioni); fattori e cause dello squilibrio; massa passiva e durata del piano; revisione residui; debiti di funzionamento; tributi locali; copertura dei costi dei servizi a domanda individuale; revisione della spesa; dimostrazione dell’equilibrio finale; ulteriore comunicazione del rendiconto di gestione in forma analitica per gli esercizi 2017-2018 e i termine in conclusione.

L’amministrazione comunale, dunque, sarà chiamata a ribattere entro il prossimo 26 marzo per superare il nuovo per tentare di ricevere i primi 8 milioni di anticipo statale.