Il Comune di Avellino ha inteso costituirsi parte civile nell’eventuale processo a carico di 28 indagati, tra cui l’ex sindaco Gianluca Festa, nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita” condotta dalla Procura guidata da Domenico Airoma. Lo ha deciso il commissario straordinario Giuliana Perrotta, che guida l’amministrazione comunale dopo lo scioglimento del consiglio avvenuto lo scorso luglio. Perrotta ha chiesto al presidente dell’Ordine degli avvocati, Fabio Benigni, di indicare una rosa di tre professionisti tra i quali scegliere il legale che rappresenterà il Comune all’udienza preliminare fissata per il 15 ottobre.
Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione, dal falso in atto pubblico alla rivelazione di segreto d’ufficio. Non figura tra loro l’ex sindaco facente funzioni, Laura Nargi: per lei la Procura avrebbe infatti chiesto l’archiviazione.
Sulla decisione del Comune è intervenuto oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine di una manifestazione a Pietrastornina, in provincia di Avellino, paese natale dei suoi genitori, dove ha partecipato come testimonial alla campagna per la donazione di sangue promossa dall’associazione “Donatori Nati” della Polizia di Stato. “Evidentemente – ha dichiarato Piantedosi – sono stati valutati elementi di interesse a garanzia dei cittadini”.
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