Stamattina, nel silenzio solenne della Cattedrale del Duomo di Avellino, una folla commossa ha riempito ogni spazio. Amici, colleghi, ex allievi, sportivi di ogni età: tutti lì, uniti nel dolore e nel ricordo. Perché Pasquale Gengaro era molto più di un allenatore. Era passione allo stato puro, era esempio, era voce gentile e sguardo severo, era chi sapeva vedere nei giovani il talento nascosto e aiutarlo a sbocciare. Un uomo che per tanti non è stato solo un padre, ma un maestro, una guida, una colonna portante dello sport avellinese.
Un uomo che ha fatto della pallavolo la sua missione, e che ha lasciato un segno profondo, non solo sul campo, ma nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. Oggi Avellino piange uno dei suoi maestri più amati. Ma il suo insegnamento, la sua voce, la sua passione, resteranno per sempre.
Addio al “Maestro” Pasquale Gengaro: mondo sportivo in lutto