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Avellino – L’ultimo anno dell’era Foti sarà caratterizzato dai conti in rosso del Comune. Dopo quattro anni dall’insediamento, questa amministrazione non è riuscita nell’intento di mettere ordine nelle casse comunali. Il Consuntivo 2016, quello che verrà approvato a metà agosto, consegna un quadro allarmante. L’ente di Piazza del Popolo ha un passivo di circa 19 milioni di euro che, entro fine anno, dovrà essere ripianato. Ma c’è di più. Per la seconda volta in quattro anni il Comune è stato dichiarato ente strutturalmente deficitario e di conseguenza aumenteranno le tariffe per i servizi a domanda individuale come scuolabus, mense, asilo nido. Inoltre verranno bloccate le assunzioni e i rinnovi dei contratti a termine. Questo status negativo è stato determinato dallo sforamento di alcuni parametri di legge. L’ente di Piazza del Popolo ha pagato troppi debiti fuori bilancio lo scorso anno (circa 1,5 milioni di euro), ma la cosa preoccupante è che ci sono oltre 7 milioni da pagare ancora (almeno questa è la cifra accertata). Poi c’è una una montagna di residui attivi (crediti che vanta il Comune verso terzi) che supera i 100 milioni di euro, ma lo scorso anno ne è stato incassato poco più del 5% mentre circa 30 milioni sono stati classificati «di dubbia esazione» (ovvero non verranno mai incassati).

E infine c’è il capitolo che riguarda le società partecipate. Qui la situazione si fa più complessa. Gli stessi revisori dei conti, nel Consuntivo, hanno sottolineato come non ci sia congurenza tra i dati forniti dalle varie società e quelli del Comune. Questo non vale per il Teatro Gesualdo, ma solo perchè nel Consuntivo viene specificato come non ci siano documenti contabili da valutare. Insomma, i numeri economici del massimo cittadino, ad oggi, non esistono ancora.

Marco Imbimbo