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Avellino – Giovanni Esposito, esponente del movimento Disabili Avellino, attraverso un comunicato stampa apre al dialogo con la città per l’apertura di un centro per cure riabilitative nel capoluogo irpino. Di seguito la nota: 

“Ripercorrendo le esperienze vissute e affrontate sulla mia pelle, ripartendo da alcuni anni fa quando ebbe inizio il mio percorso di affermazione dei diritti a gran voce di chi come me vive una difficoltà soprattutto legata alla disabilità , il mio percorso dopo tante operazioni affrontate e difficoltà spesso dimenticate da molti  mi ha insegnato a venir incontro alle difficoltà e alle esigenze degli altri attraverso la mia testimonianza ed esperienza  di vita , collaborando attivamente  nella società lavorando alla ricerca di soluzioni adeguate nei vari temi riguardanti il mondo delle diverse abilità riscoprendo i diritti ma anche i doveri di noi diversamente abili.

Mi schiero dalla parte degli ultimi, dalla parte di chi è stato messo all’angolo dalla società che non sempre e stata garantista e sensibile verso chi vive un disagio, mi viene da pensare ad esempio alle persone con lo spettro autistico che attendono l’apertura di un centro per cure e terapie nella città di Avellino che è stato fino a oggi solo oggetto di campagne elettorali di alcuni partiti r di alcuni politici costruite su chi vive una difficoltà pesando molto spesso sulle famiglie , mi schiero a muso duro dalla parte di chi soffre nel silenzio.

Intendo anche chiedere scusa per i difetti e i disagi che la mia condizione di disabile arreca che spesso viene fraintesa, non mi reputo un eroe, mi piace camminare con umiltà a testa bassa come un umile servitore e cio che faccio lo faccio con cuore e passione disinteressatamente , alle parole rispondo con i fatti come sempre impegnandomi attivamente  mettendoci la faccia perche i fatti sono i pilastri che mi hanno portato a servire il mio prossimo ripartendo soprattutto appunto dalle fasce deboli.

Spero che la città accolga il mio appello e che possa ritrovare condivisione verso il mio operato e la mia persona, credo sia arrivato il tempo di voltare pagina”.