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Avellino – Alle 16 in punto di ieri pomeriggio si sono insediati i seggi elettori in sedici scuole cittadine, oltre quello speciale nella città ospedaliera San Giuseppe Moscati, dove sono dislocate le 72 sezioni per i 46.557 elettori della città di Avellino. Del totale, il 47,23%. 21.989 sono maschi, il restante 52,77% è rappresentato da 24.568 donne.

I seggi hanno riparto questa mattina alle 7 quando gli elettori potranno recarsi ad esprimere il proprio voto sino alle 23:00, sia per il rinnovo dell’amministrazione locale che del parlamento europeo.

Oltre ai sette aspiranti sindaci, uno in meno rispetto al 2018 , per un totale di 14 liste, tre in meno dello scorso anno,  sono poco più di 500 i candidati alla carica di consiglieri comunali che si contenderanno i 32 posti in Consiglio Comunale.

Sarà eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. In caso contrario si tornerà a votare domenica 9 giugno 2019 per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Circostanza già avvenuta alle amministrative del 2018, con il ballottaggio tra il candidato sindaco del M5S, Vincenzo Ciampi che con a sua unica lista arrivò  al 20,23% grazie a 6.535 voti ottenuti, e quello del centrosinistra Nello Pizza, che con i 13.871 voti ottenuti dalla coalizione di sette liste, non superò il 42,93%. Al secondo turno ebbe la meglio Ciampi arrivando a  13.694 voti per un totale del 59,54% ( quasi il 40% in più del primo turno), rispetto ai 9.307 voti per Pizza (40,46%).

Al netto di 46.557 elettori non è da sottovalutare l’effetto astensionismo (nel 2018 votò il 71,20% del totale al primo turno mentre solo il 50,33% al secondo) ma anche il fenomeno del voto disgiunto che, come è noto, lo scorso anno, fu determinate sia per il primo turno, che per la successiva elezione del sindaco del M5s.