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 Avellino – “Ero Studente” è un libro che già nel titolo contiene tante risposte. “Oggi è fondamentale studiare, l’unica strada per accelerare i processi di sviluppo è avere ragazze e ragazzi preparati. Quindi, occorre studiare tanto. Il punto vero, però, è che non si deve più studiare con i modelli di una volta. Oggi le tecnologie hanno impresso una svolta, quindi non bisogna averne paura. Le nuove tecnologie hanno aggiunto nuove opportunità, credo possano facilitare lo studente nel suo ruolo  e fare in modo che sia utile il prima possibile per i meccanismi di produzione”.

  A raccontare tutto questo è Giovanni Lo Storto, direttore generale dell’Università “Luiss Guido Carli”, autore per l’appunto del libro “Ero studente, il desiderio di prendere il largo”. Lo Storto, di origini irpine e  pugliesi, è tornato nella “sua” terra, confrontandosi in Confindustria con gli imprenditori della provincia di Avellino.

Rivolgendosi alle imprese ha anche detto: “Le aziende –  ha sottolineato – devono aprire le proprie porte e le proprie finestre ai nostri giovani. Solo loro saranno capaci di portare una ventata di ottimismo. Quando ha avuto inizio la crisi avevano sette anni, non hanno mai conosciuto un mondo senza crisi. Dunque non hanno nessuna voglia di pensare a modelli di sviluppo ormai vecchi ed obsoleti, di sicuro avranno la forza di costruire nuovi processi di crescita, nuovi modelli”.

Per la presentazione del libro di Lo Storto, in Confindustria c’è stato il ritorno, dopo diversi anni, di Piero Mastroberardino, salutato con grande enfasi dal presidente degli Imprenditori Pino Bruno. “Mastroberardino rappresenta la storia e l’orgoglio della provincia di Avellino. Imprenditore alla decima generazione, si devono a lui le tre docg per il vino irpino”.