- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – I prossimi inquilini di Palazzo Caracciolo, prossimamente, si ritroveranno ad affrontare una grana non indifferente: l’edilizia scolastica. E soprattutto bisognerà fare i conti con il mancato dissequestro del Liceo Scientifico Mancini di Via De Concilii.

Querelle che avrebbe di fatto riaperto il caso degli edifici scolastici che non hanno un adeguato aggiornamento e verifica delle condizioni antisismiche. E’ il passaggio chiave di un dossier che secondo le indiscrezioni sarebbe già nelle mani dei vertici di Palazzo Caracciolo. In buona sostanza, l’analisi della vulnerabilità sismica, la previsione di interventi e soprattutto la condizione in linea con la normativa vigente, così come per la struttura di Via De Concilii sarebbe presente anche per la gran parte degli edifici scolastici che ricadono sul territorio cittadino e sono di competenza della Provincia di Avellino.

SCUOLE A NORMA. Nella sorta di white list degli edifici che sono in linea con le regole e le ultime norme sull’adeguamento sismico, ci sarebbero solo quattro istituti cittadini. Si tratta dell’ampliamento del Pietro Colletta di Via Scandone, della sede della Luigi Amabile, Manlio Rossi Doria e della sede del Conservatorio Cimarosa

COMITATO GENITORI. Dopo la decisione del mancato dissequestro del “Mancini”, il comitato genitori, ha diffuso una nota a dir poco provocatoria: “Qualora questa interpretazione del tutto soggettiva e totalmente restrittiva della normativa sismica dovesse essere confermata da altri organi giudicanti, questo Comitato invita sin d’ora anche i genitori degli studenti di tutte le altre scuole cittadine, e non solo, a presentare un esposto presso la Procura della Repubblica affinché venga accertata la non rispondenza dell’edificio sede della scuola alla normativa sismica vigente e pertanto ne venga dichiarata l’inagibilità, al fine di preservare la paventata incolumità fisica dei propri figli”.