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Avellino – Cinque ore di esame necroscopico sulla salma di Claudio Zaccaria. Per ottenere il quadro completo dei risultati ci vorranno almeno novanta giorni, tanti sarebbero stati chiesti dal medico legale per la definizione degli esami medico legali sulla salma del venticinquenne. Il colpo di grazia, quello che ha determinato la morte di Zaccaria è quello inferto dal trentaduenne Gianmarco Gimmelli alla gola, quello dal basso verso l’alto che ha ucciso Claudio. Intanto, restano invariate le condizioni del trentaduenne. L’uomo resta in condizioni gravi ma stazionarie.

Le piste. Escluso definitivamente a quanto pare il motivo passionale, che era già sfumato nelle ore successive alla tragedia, gli inquirenti starebbero puntando, anche alla luce degli elementi raccolti dalle varie escussioni di testimoni compiute in queste ore, due ipotesi collegate al consumo di sostanze stupefacenti. La conferma arriverà dagli esami tossicologici per tutti e tre i protagonisti di questa terribile storia. Si fa sempre più probabile che a scatenare la furia del trentaduenne possa essere stata la condizione di alterazione dopo un eccesso di droghe o un alterco di natura economica.