C’è un filo sottile che unisce la rabbia e la speranza. È quello che l’Avellino porta con sé da settimane, da quando la vittoria al Partenio-Lombardi manca e i rimpianti si sono trasformati in voglia di rivalsa. L’ultima gioia casalinga risale al 27 settembre, quel 2-0 contro la Virtus Entella che sembrava l’inizio di una rincorsa. Poi, il buio: due sconfitte pesanti e un pareggio a Pescara che ha restituito almeno un briciolo di fiducia.
Oggi, nel giorno dei Santi e in un orario insolito, le 12.30, l’impianto di Contrada Zoccolari si riaccende per la sfida contro la Reggiana. Gli emiliani, reduci dal trionfo nel derby col Modena e forti di 15 punti in classifica, arrivano con entusiasmo e leggerezza. L’Avellino invece deve ritrovare se stesso, la sua identità e quel coraggio che Raffaele Biancolino, il “Pitone”, ha invocato a porte chiuse, rinunciando persino alla consueta conferenza stampa per restare concentrato sul campo.
Il modulo non cambia: 4-3-1-2, la base su cui costruire solidità e ritmo. Iannarilli tra i pali, Missori confermato a destra, Enrici e Simic al centro, con Cagnano pronto a rientrare. A centrocampo il ritorno di Palmiero porta equilibrio, mentre Sounas resta l’anima di un reparto che deve alzare intensità. In avanti, Insigne chiamato a riscattarsi dopo l’errore di martedì, agirà alle spalle di Biasci e, forse, di Tutino, pronto all’esordio da titolare. Tra i convocati, una novità che profuma di buona notizia: Rigione torna finalmente a disposizione dopo il lungo stop causato da un infortunio al muscolo soleo.
L’AVVERSARIO. Dopo il successo nel derby contro il Modena, la Reggiana di Davide Dionigi è pronta a tornare in campo per l’undicesima giornata di campionato, attesa oggi al “Partenio-Lombardi” contro l’Avellino. Una sfida dal sapore intenso, che i granata dovranno affrontare senza l’appoggio del proprio pubblico: la trasferta in Irpinia è infatti vietata ai tifosi residenti in provincia di Reggio Emilia, decisione presa dal Ministero dell’Interno dopo i gravi scontri tra ultras reggiani e modenesi avvenuti martedì sera sulla tangenziale di Reggio Emilia, poco prima del derby. Un provvedimento adottato per motivi di ordine pubblico, che consente l’accesso al settore ospiti soltanto ai possessori di “Fidelity Card” non residenti in provincia.
In campo, Dionigi dovrà ancora fare i conti con numerose assenze: restano indisponibili Quaranta, Rozzio, Reinhart, Girma, Sampirisi e Seculin. “Affrontiamo una squadra che ha investito tanto dopo la promozione e che si sta dimostrando di categoria – ha spiegato il tecnico –. L’Avellino abbina fisicità e qualità, alternando più sistemi di gioco. Servirà una gara di intensità, corsa e sacrificio, ma anche lucidità per sviluppare le nostre qualità di manovra”.
Il tecnico granata sembra orientato a confermare il 3-4-2-1 visto contro il Modena, con Motta in porta, Libutti, Papetti e Magnani in difesa; Marras, Charlys, Bertagnoli e Bozzolan a centrocampo; Tavsan e Portanova alle spalle di Novakovich, pronto a partire dal primo minuto al posto di Gondo.
Le probabili formazioni di Avellino-Reggiana (fischio d’inizio ore 12:30):
Avellino (4-3-1-2): Iannarilli; Missori, Simic, Enrici, Cagnano; Sounas, Palmiero, Kumi; Insigne; Biasci, Tutino. A disp.: Daffara, Rigione, Cancellotti, Fontanarosa, Milani, Gyabuaa, Palumbo, Armellino, Besaggio, Russo, Crespi, Lescano. All.: Biancolino.
Indisponibili: D’Andrea, Favilli, Patierno (infortunati); Pane, Manzi, Panico (scelta tecnica)
Diffidati: nessuno.
Reggiana (3-4-2-1): Motta; Libutti, Papetti, Magnani; Marras, Charlys, Bertagnoli, Bozzolan; Tavsan, Portanova; Novakovich. A disp.: Bardi, Varela, Pieragnolo, Fiamozzi, Vergara, Bianco, D’Alena, Antiste, Gondo. All.: Dionigi.
Indisponibili: Quaranta, Rozzio, Reinhart, Girma, Sampirisi, Seculin (infortunati)
Diffidati: nessuno.
Arbitro: Luca Massimi (Termoli). Assistenti: Lorenzo Giuggioli (Grosseto) e Davide Santarossa (Pordenone). Quarto ufficiale: Matteo Marchetti (Ostia Lido). VAR: Luigi Nasca (Bari). AVAR: Daniele Rutella (Enna).





















