Avellino – “I problemi mi hanno tenuto fuori nel momento migliori – spiega Ferdinando Sforzini – Al di là del gol è stato rientro positivo per me, e soprattutto è stata una vittoria fondamentale in trasferta”. “Non c’è la paura quando si è in campo. L’infortunio del 2016 è stato superato ampiamente. E la domenica scompare tutto”. “In occasione del gol potevo farmi lasciare cadere, ma la voglia di fare gol era tanta”.
Tour de force. “Adesso non dobbiamo mollare, e domenica abbiamo una grossa opportunità in casa. Non bisogna mollare l’osso”.
Il gruppo e l’esultanza. “E’ stata una liberazione per me il “com’è com’è” è la prima cosa che mi è passata per la testa. La squadra si è calata perfettamente in questa realtà. Siamo sempre entrati in campo con una mentalità da Serie D”.
Giocare con l’Avellino. “Per me è una grande chance giocare qui, e non conta la categoria. Era l’unica piazza che poteva stimolarmi al massimo”.
Mercato. “Non è mia competenza, e credo che sia più facile fare il calciatore. Non so preciso cosa manca, e nonostante ciò dobbiamo arrivare alla fine di queste cinque partite con il massimo sacrificio. C’è stato qualche infortunio di troppo”.
Trastevere nel mirino. “E’ una squadra che segna tanto fuori casa, ma se vogliamo recuperare il gap dobbiamo avere la giusta grinta. Dobbiamo recuperare dei punti, e bisognerà rimanere attenti. In casa nostra dobbiamo comandare noi”.
Il ritorno al 4-4-2. “Secondo me in generale per caratteristiche le squadre in D tendono a stringersi di più. Riguardo al modulo ci troviamo bene ideale per la categoria, e il 4-4-1-1 può essere più denso fuori casa”.
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