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Balconi realizzati troppo in basso rispetto al livello del marciapiede pubblico: è questa la motivazione alla base della ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Avellino nei confronti di un edificio sito in via Nicola Adamo. A firmare il provvedimento è stato il dirigente del Servizio Strategico SUED, ing. Luigi Angelo Maria Cicalese, con l’ordinanza_dirigenziale-299_2025-documento-di-consultazione-con-filigrana.

Secondo quanto accertato dai tecnici comunali durante i sopralluoghi effettuati tra il 16 e il 27 maggio, l’altezza dei balconi del primo piano sarebbe risultata pari a 2,81 metri, inferiore ai 3 metri minimi stabiliti dal Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale. Un’anomalia progettuale che, insieme alla rimozione arbitraria del marciapiede pubblico da parte dell’impresa esecutrice, ha portato alla sospensione dei lavori e alla successiva ingiunzione di demolizione.

Il provvedimento coinvolge l’amministratore del condominio, la ditta costruttrice “Av Costruzioni Srl” e il direttore dei lavori. I destinatari avranno 90 giorni di tempo dalla notifica per procedere alla demolizione dei balconi non conformi e al ripristino del marciapiede pubblico.

La normativa vigente consente, tuttavia, la possibilità di richiedere una sanatoria, qualora le opere risultino compatibili con gli strumenti urbanistici in vigore sia al momento della realizzazione che della domanda. In alternativa, i destinatari potranno presentare ricorso al TAR Campania entro 60 giorni o al Capo dello Stato entro 120 giorni. Il Comando della Polizia Municipale è stato incaricato di vigilare sull’ottemperanza del provvedimento.