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Una mattinata di emozione e memoria ha accompagnato la comunità di Lioni, che oggi ha reso omaggio a Ugo Tesone intitolandogli il Palazzetto dello Sport, in occasione del 2° Memorial a lui dedicato. L’iniziativa ha raccolto intorno a sé istituzioni, autorità sportive e cittadini, uniti nel ricordo di un uomo che ha saputo lasciare un’impronta indelebile nel tessuto sociale e sportivo dell’Alta Irpinia.

Originario di Napoli, Tesone scelse Lioni negli anni difficili del post terremoto, seguendo la moglie e trovando in questa terra una nuova casa. Da subito si mise a disposizione dei giovani, trasmettendo loro valori e passione per il basket. La sua figura, infatti, è ricordata non solo come cestista della Scandone Avellino, ma soprattutto come padre del movimento cestistico lionese, capace di trasformare la pratica sportiva in strumento di crescita e aggregazione. Con il tempo, il palazzetto divenne più di una semplice struttura: era un rifugio, un luogo sicuro dove intere generazioni hanno potuto incontrarsi, divertirsi e costruire legami che ancora oggi resistono.

La cerimonia è stata vissuta con profonda commozione anche dai familiari. La moglie Lucia D’Andrea, emozionata, ha ricordato come l’iniziativa sia nata spontaneamente dal basso, grazie all’affetto degli allievi e della comunità: “Il mio cuore trabocca di orgoglio e di gioia – ha detto – perché è come se Ugo fosse ancora con noi. Io e mia figlia non abbiamo fatto nulla per spingere questa iniziativa: tutto è venuto dagli amici, dagli ex ragazzi che oggi sono uomini, padri, amministratori. Questo riconoscimento è il frutto del loro impegno”.

A condividere il ricordo anche la figlia Nadia, che ha raccontato la sua esperienza vissuta in seconda generazione tra il campetto esterno e i tornei dentro al palazzetto: “All’inizio ero l’unica ragazza a giocare a basket in tutta l’Alta Irpinia. Oggi mi emoziona vedere bambine che possono divertirsi con la palla a spicchi. Spero tanto che il Palatesone diventi un luogo sicuro e accogliente per i giovani, proprio come lo è stato per me“.

Tra le autorità presenti, anche Marco Trasente, presidente della Scandone Avellino, che con la sua partecipazione ha voluto sottolineare la continuità tra il passato e il presente del basket irpino. Un gesto simbolico, che ribadisce quanto il nome di Tesone sia legato non solo alla storia di Lioni, ma a quella di tutto il movimento cestistico provinciale.