Dopo la rocambolesca vittoria per 4-3 contro la Reggiana, i biancoverdi tornano a lavorare in vista del prossimo impegno di campionato. Dopo 48 ore di riposo, questo pomeriggio alle 16:00 (porte aperte in Tribuna Montevergine), la squadra di Raffaele Biancolino riprenderà gli allenamenti sul sintetico del Partenio-Lombardi per avviare la preparazione in vista della trasferta di Cesena, in programma domenica all’Orogel Stadium – Dino Manuzzi.
Tra i tanti che scalpitano per tornare a indossare le scarpette c’è soprattutto Cosimo Patierno, che nelle prossime ore sosterrà nuovi esami nella speranza di ottenere il semaforo verde dallo staff medico. Contro la Reggiana è inoltre tornato tra i convocati, per la prima volta dopo l’infortunio rimediato in ritiro, anche Michele Rigione, che ora punta a ritrovare la miglior condizione per dare il suo contributo alla retroguardia biancoverde. Non è escluso, infine, che a metà mese possano tornare a lavorare gradualmente in gruppo anche Andrea Favilli e Luca D’Andrea, ormai vicini al rientro dopo i rispettivi problemi fisici.
Come di consueto, prima di tornare sul campo, Biancolino e il suo staff passeranno in rassegna la gara contro la Reggiana, evidenziando gli errori più evidenti in fase di non possesso. Il tecnico sa bene che è lì, dietro, che si gioca gran parte del salto di qualità: troppi spazi concessi, troppa disattenzione nei momenti chiave. La fase difensiva, ormai, è diventata il punto debole più riconoscibile dell’Avellino e la priorità assoluta di questa settimana.
Eppure la classifica racconta una squadra di vertice: davanti ai biancoverdi ci sono soltanto Modena (24), Monza (23), Frosinone (21), Cesena (20) e Palermo (19). Ma i numeri non mentono: con 16 gol fatti e 19 subiti, l’Avellino è l’unica squadra in zona playoff con differenza reti negativa. Un paradosso che pesa: sesto posto condiviso con il Venezia a 16 punti, ma dodicesimo posto per media gol (1-3).
Segno che il problema non è davanti — dove Biasci e compagni mantengono il passo delle migliori, con un attacco da sesto posto — bensì dietro, dove la squadra è troppo spesso vulnerabile. Dopo undici giornate, infatti, la difesa biancoverde è meno solida soltanto del Pescara (23 gol subiti), reduce però da un pesantissimo 5-0 a Palermo.
            
		
        


















