- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – In molti hanno risposto presente questa mattina alla manifestazione per di no al biodigestore nel comune di Chianche. Circa duecento persone si sono radunate in Piazza Libertà per manifestare il loro dissenso verso il nuovo impianto per i rifiuti che dovrebbe sorgere in una terra famosa da secoli per la produzione vinicola. Associazioni, amministrazione comunali e soprattutto imprenditori hanno lanciato il grido di dolore.

“Il no al biodigestore – spiega l’imprenditrice Teresa Bruno – Non è perché siamo contrari, ma non vogliamo il nuovo impianto nella culla verde per noi imprenditori viticoltori stiamo puntando per un percorso enogastronomico. Sono terreni che abbiamo in prestito da lasciare ai nostri nipoti non possono essere scempiati così”. “Dobbiamo parlare – dichiara  l’attivista Ranieri Popoli – Alla classe politica regionale perchè rivedi la scelta del comune di Chianche. L’area del Greco di Tufo rappresenta il motori di sviluppo per l’intera Irpinia. Noi siamo simbolo per ciò che deve diventare la nostra terra. Bisogna rispettare i territori offrendo una proposta e non solo opinioni”.

“La battaglia non è al biodigestore – commenta Gianluca Festa, sindaco di Avellino – In Irpinia c’è la necessità di un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti. Tra le tante zone Chianche è la meno opportuna. E’ opportuno convocare una nuova assemblea dei sindaci all’interno della quale discutere della situazione. Nei prossimi giorni ascolterò e vedrò il sindaco di Montefradene, Valentino Tropeano, per discuterne”.