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Avellino – I recenti provvedimenti adottati dal Comune di Avellino hanno disposto lo stop alla circolazione fino al prossimo 31 dicembre.  A tal proposito, l’Asso-Consum, fermo restando la necessità di garantire una migliore qualità dell’aria, ritiene che una tale misura non sia idonea a risolvere il problema. 

È, infatti, a tutti noto che il maggior numero di sforamenti della soglia limite di PM10 viene registrata nell’area di piazza Kennedy. Il vero problema secondo l’Asso-Consum, dunque, è l’utilizzo e lo stazionamento, in una zona nevralgica della città, di autobus altamente inquinanti e non rispettosi delle vigenti normative anti-inquinamento. 

Partendo da questa constatazione, anche il tanto discusso spostamento dello stazionamento autobus in altra zona (si è parlato recentemente di campetto Santa Rita) non avrebbe impatto alcuno sulla problematica, non porterebbe alcun miglioramento. 

Asso-Consum quindi, preannuncia la formalizzazione di un esposto contro il Comune – privo anche di una Carta Servizi – per non aver, negli anni, provveduto ad elaborare una strategia efficace, anche condizionando le concessioni ad un progressivo inserimento di mezzi a basso inquinamento.

Lo stesso esposto riguarderà anche la circostanza che l’azienda concessionaria del trasporto pubblico, in questi anni, ha omesso ogni tipo di investimento per l’ammodernamento del parco mezzi. Sul punto, inoltre, l’aspetto connesso all’inquinamento si intreccia con quello della sicurezza. L’Air, nella sua Carta Servizi, per altro obsoleta, si impegna a garantire un servizio utilizzando un parco mezzi composto per non oltre il 50% da mezzi aventi più di 12 anni e, pertanto, garantendo un buon livello di sicurezza e qualità del servizio. Ciononostante, sono pressoché quotidiani i guasti dei mezzi (recentemente sono stati riportati da organi di stampa i casi di perdita di ruote dal mozzo, di mezzi andati in fiamme, etc) e i disagi subiti dai tanti passeggeri del trasporto pubblico.  Di fronte a questa situazione, divenuta insostenibile, Asso-Consum chiede agli enti preposti la costituzione di un tavolo aperto anche alla partecipazione di altre associazioni in cui discutere di soluzioni concrete nell’interesse della collettività.