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Alla vigilia del 14 settembre, giorno della commemorazione dei bombardamenti del 1943, il Comune di Avellino presenta l’iniziativa intitolata “Con animo fierissimo”, in questa occasione rivolta anche e soprattutto ai più giovani affinchè non si disperda la memoria di ciò che ci siamo lasciati alle spalle.

E il dirigente comunale alla cultura, Gianluigi Marotta, in conferenza stampa insieme al sindaco Gianluca Festa, a spiegare i dettagli della manifestazione che ricorre a 80 anni dal tragico evento: “Il decreto del Presidente della Repubblica che assegna le medaglie al valor civile per i coraggiosi combattenti della guerra cita proprio quell’animo fierissimo che ha contraddistinto l’Irpinia anche dopo i tragici eventi del terremoto del 1980- ricorda Marotta- E con quell’animo fierissimo che la città di Avellino, a seguito di quei tragici eventi della guerra, riprese la propria vita non solo per onorare i morti, rialzarsi dalle distruzioni, ma per il vivere civile seppe risollevarsi ancora una volta, come poi è stato anche per il terremoto”.

Avellino ed il suo circondario furono colpite, il 14 Settembre 1943,  da insistenti e massicci bombardamenti effettuati da mezzi aerei americani. I bombardamenti, ed anche i successivi cannoneggiamenti, continuarono per una ventina di giorni su un ampio territorio circostante la città. Furono ben 8 le ondate di bombardieri statunitensi  che sconvolsero la città a partire dalle ore 10,55 senza che uno squillo di sirene o altro allarme avvisasse la popolazione dell’imminente pericolo.

Quel 14 Settembre ad Avellino, in Piazza del Popolo era giorno di mercato e il mercato, dopo i bombardamenti, si trasformò in macello. Il grosso delle bombe cadde proprio su quella piazza. Furono inoltre colpiti il palazzo Vescovile, alcuni edifici in Piazza della Libertà, al Corso, al viale Platani,  una parte del carcere borbonico, il Seminario (adiacente al Duomo), il lato corto dell’edificio dell’Intendenza di Finanza in Via XXIII Marzo (oggi Via Giuseppe Verdi) nei cui scantinati erano stati ricavati rifugi di fortuna.

“La manifestazione che abbiamo organizzato– continua a ricordare il dirigente Marotta – quest’anno si divide in due parti: domani, che è l’anniversario del 14 settembre del 1943, avremo l’evento tradizionale, potremmo dire quello istituzionale, con la Santa Messa e la deposizione ai caduti in Piazza del Popolo.

Sabato sera, invece, a partire dalle 19:00 l’appuntamento è a Corso Vittorio Emanuele, sul piazzale della chiesa del Rosario. Attraverso delle installazioni  e video mapping realizzate dall’associazione “Magnetudo“, verranno proiettate le immagini di quella catastrofe per dare la sensazione e la suggestione di quella che vuol essere una rievocazione di quei tragici eventi”.